Gran Bretagna, Corbyn non canta inno inglese: polemiche
Polemiche in Gran Bretagna per l’atteggiamento di Jeremy Corbyn, che è restato muto durante l’inno nazionale, “God Save the Queen”, in occasione di un evento per commemorare i 75 anni della Battaglia d’Inghilterra, presso la cattedrale St Paul
Corbyn non ha intonato l’inno britannico e molti l’hanno criticato, come il Mail online, che ha rammentato come Jeremy, numero uno del Labour, non tolleri la ‘Corona’ e sia un fervido repubblicano. Corbyn è stato l’unico a non cantare l’inno inglese tra i rappresentanti di forze armate e istituzioni.
Il leader del Labour ha decisamente molti detrattori per via del suo pensiero e delle sue abitudini. Pare sia intollerante alla Nato, agli Usa, all’austerity e a tutti quelli che mangiano carne. Non è un caso che Corbyn sia stato ribattezzato il “socialista vegetariano”. Jeremy ha eliminato dalla sua dieta carne e pesce quando aveva 20 anni, nel periodo in cui iniziò a lavorare in un allevamento di maiali. “Mi ero affezionato a quegli animali e non sopportavo l’idea che sarebbero stati macellati”.
Corbyn, sin da giovane, ha iniziato a battersi in difesa degli animali. Celebri le sue iniziative contro l’importazione in Gran Bretagna del foie gras e il noto Yulin Dog Meat Festival, discusso evento cinese durante il quale vengono uccisi e mangiati tantissimi cani.
“Tra le prime iniziative che ho portato avanti, dopo essere stato eletto nel 1983, ci sono quelle contro l’uso di animali nella sperimentazione sugli effetti nocivi del tabacco, contro l’uso dei primati nella ricerca scientifica, contro l’uso dei cani da caccia alla volpe e quelle per incrementare i diritti degli animali nella legislazione britannica”, ha detto recentemente Jeremy Corbin.
Il Guardian e l’Indipendent hanno rivelato che il ristorante prediletto di Corbyn è il Gaby’s Deli, un locale dove vengono serviti prevalentemente piatti vegani. Il suo cibo preferito? L’hummus, ovvero una salsa mediorientale ottenuta coi ceci. Ovviamente il titolare della trattoria, un uomo iracheno, appoggia il Labour.