#giulezampe: stop a pignoramenti animali domestici, anomalia tutta italiana

Forse non tutti sanno che in Italia gli animali domestici sono considerati come oggetti dal legislatore. Perché? Semplice, cani e gatti nel Belpaese possono essere pignorati come case, auto, mobili etc.

E’ necessario che che il legislatore italiano tuteli maggiormente i nostri amici animali. E’ per questo che è stata presentazione una proposta di legge per la modifica dell’articolo 514 del codice di procedura civile.

Il deputato Pd Michele Anzaldi ha detto: “Gli animali domestici non sono cose, e come tali non possono essere considerati né da chi li cura né dal legislatore. Solo un intervento normativo può correggere l’anomalia tutta italiana che considera gli animali d’affezione come cose, e come tali pignorabili”. Ecco allora che è nato l’hashtag #giulezampe.

Anzaldi ha aggiunto: “Per aderire in modo concreto alla campagna #giulezampe ho ritenuto indispensabile un intervento legislativo che modificasse l’impianto e che sottraesse gli animali domestici, per quello che costituiscono a livello affettivo e sentimentale, alla disponibilità dei creditori. Con l’aggravarsi della crisi sono oltre 5000 mila i pignoramenti nel nostro Paese ed è già accaduto che tra i ‘beni’ per pagare i creditori siano finiti anche animali domestici come cani e gatti. Pignorare un animale è un inutile sadismo a spese dei contribuenti. Non porta nulla dal punto di vista del recupero credito ed anzi è un costo per la comunità che deve provvedere alla custodia in canili o strutture simili. Mi auguro che la Camera dei Deputati possa presto affrontare questo problema introducendo una norma di civiltà giuridica”.