Un giudice pagava minori per consumare rapporti ‘intimi’. Alla fine, Pietro Paci è stato condannato a 3 anni di reclusione con rito abbreviato
Arrestato anche zio di un minorenne romeno
L’ex toga di Sondrio era stata sorpresa, lo scorso novembre, in un hotel di Milano mentre consumava un rapporto ‘piccante’ con un 16enne romeno. Gli inquirenti ritengono che l’uomo fosse solito irretire minorenni romeni e nordafricani nei pressi delle stazioni ferroviarie. L’inchiesta è partita quando nel cellulare di un ragazzino che si trovava nelle vicinanze di una stazione, a Roma, venne trovato il numero dell’ex magistrato di Sondrio. Condannato anche lo zio del ragazzino che venne scoperto assieme al giudice nell’albergo milanese: era una sorta di mediatore, insomma colui che procacciava minorenni al magistrato. Sia quest’ultimo che il romeno sono stati condannati per prostituzione minorile. Il giudice ha cercato di discolparsi asserendo che lui ha avuto rapporti sempre con ragazzi maggiorenni, tanto che, prima di ogni incontro, chiedeva loro di esibire un documento d’identità. Perché, allora, il giudice versava denaro ai ragazzi? Perché, a suo dire, dopo ogni rapporto si legava a loro sentimentalmente.
Magistratura italiana: non solo corruzione
Una storia allucinante che getta fango sulla magistratura italiana che, effettivamente, non sta vivendo un bel momento, tra una vicenda di corruzione e l’altra. Sì perché, nel Belpaese, di giudici corrotti ne sono stati scoperti tanti. Insomma, toghe esemplari come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, sinceramente, sono più uniche che rare. Sono balzati agli onori della cronaca gravi episodi di corruzione: giudici che hanno preso mazzette per rinviare le udienze o aggiustarle. Due anni fa, il rotocalco L’Espresso riportò la storia di un giudice del tribunale di Napoli che intascava 1.500 euro per procrastinare un’udienza. L’Espresso scrisse che le aule giudiziarie si sono trasformate, negli ultimi anni, “da luoghi deputati alla ricerca della verità e alla lotta contro il crimine a luoghi per business illegali”.
L’ex toga di Sondrio, dunque, si aggirava per le stazioni di Milano, Roma ed altre città italiane, come un maniaco qualsiasi, per adescare minori, con cui poi consumava rapporti in alberghi. Alla fine li pagava. Una condotta nauseante, che fa rabbrividire. In Italia, e nel mondo, la prostituzione minorile è una grave piaga. Sono spesso insospettabili soggetti, talvolta anche sacerdoti, gli orchi, ovvero coloro che allettano i minori bisognosi con cospicue somme di denaro in cambio di rapporti ‘intimi’. Uno dei punti, nel Belpese, dove spesso le forze dell’ordine hanno scoperto giri di prostituzione minorile è la Stazione Termini di Roma. E’ proprio in tale location, infatti, che è stato scoperto un minorenne romeno che si incontrava col giudice. Tantissimi insospettabili e stimati professionisti sono finiti in manette, negli ultimi anni, per aver consumato rapporti con bambini. Tutto ciò è semplicemente vergognoso. Questi vili adulti non sanno che per soddisfare i loro bisogni ferini ledono l’equilibrio psico-fisico dei minori. Da una delle tante operazioni della Polizia per contrastare la piaga della prostituzione minorile, quella ribattezzata ‘Meeting Point’, è stato scoperto che molti ragazzini si ‘concedevano’ agli adulti anche nei pressi dei binari della Stazione Termini, anche di giorno, oppure nei treni in sosta. Il deputato del Pd, Sandra Zampa, ha affermato:
“Il reato di prostituzione minorile conferma che il fenomeno, anche per la sua particolare gravità e ripugnanza, va seguito con attenzione da parte delle istituzioni, e in particolare da quanti hanno a cuore il futuro dei minori”.