Talvolta i giochi online possono essere pericolosi. Lo sa bene una ragazza di Torino che, ieri sera, è stata segregata in casa perché non aveva azzeccato una mossa durante un gioco di ruolo sul web
La grottesca vicenda è avvenuta nel quartiere Nizza Millefonti di Torino. Due cinesi, lui 21 anni, lei 24, stavano giocando online ma quando lei ha sbagliato una mossa, lui si è adirato. E’ nato un acceso diverbio che ha portato l’uomo a chiudersi in camera da letto. La 24enne ha capito di essere stata segregata nella camera quando ha deciso di uscire un po’ con una sua amica. Il 21enne, però, non ha voluto assolutamente darle le chiavi. La cinese, allora, stanca del comportamento del ragazzo, ha chiamato la Polizia. Una volta arrivati nella casa della coppia, gli agenti hanno persuaso il 21enne che, alla fine, ha aperto la porta. Il giovane è stato denunciato per violenza privata. Questa vicenda la dice lunga sulla dipendenza dal gioco online e sui suoi effetti. Tante persone, al mondo, passano tante ore a giocare sul web. La dipendenza dal gioco, come ogni dipendenza è dannosa e va combattuta in ogni modo. E’ difficile, oggi, stare alla larga dai giochi online. Il settore non conosce crisi.
Nel 2012 oltre un bilione di persone ha giocato con videogames su Internet. Quelli più apprezzati sono giochi di ruolo in cui ci si può connettere in qualunque ora del giorno e della notte, da ogni parte del mondo. Nel 1983 le vittime della dipendenza da videogiochi erano prevalentemente gli studenti; oggi non è così poiché anche tanti adulti cercano di svagarsi con giochi sul web. Il problema ha assunto una grande rilevanza tanto che in nazioni come il Giappone sono state create delle strutture per curare le persone finite nel tunnel della dipendenza da giochi online. Molti studiosi hanno sottolineato che la mania per i videogames incide negativamente sulla salute psico-fisica della persona. E’ stato acclarato che, ad esempio, chi dedica molto tempo ai giochi online è generalmente aggressivo, poco incline ai rapporti sociali, spesso distratto e con deficit di memoria.
E’ opportuno, anzi doveroso, che le persone dipendenti dal gioco online come il cinese 21enne che vive nel quartiere Nizza Millefonti di Torino si sottopongano a una terapia cognitiva comportamentale. Secondo molti esperti tale cura permette al paziente di reinserirsi pienamente nella vita sociale. Il 21enne che ha rinchiuso la compagna in una camera è certamente vittima della dipendenza dal gioco sul web perché una reazione del genere è inammissibile e irrazionale. I maniaci del gioco online vanno incentivati a dedicarsi a giochi reali, a frequentare circoli sportivi, a vivere sostanzialmente la vita reale, non virtuale. Certo, oggi col web che incalza è difficile resistere alla tentazione di scaricare qualche gioco online, visto che molti sono anche gratuiti. Attenzione, però, perché la dipendenza è in agguato: bisogna essere sempre misurati e capire quando si sta superando il limite. Volete compiere gesti simili a quello del cinese, a Torino? No, ovviamente. Inoltre controllate sempre i minori che smanettano con smartphone e tablet.