Francia, Medico Bonnemaison Condannato: Eutanasia a Malati Terminali
Praticò l’eutanasia attiva a diversi malati terminali ed ora, a sorpresa, è stato condannato. Parliamo del medico francese Nicolas Bonnemaison, ribattezzato ‘dottor morte’
In primo grado, Bonnemaison era stato assolto ma i giudici d’appello hanno accolto parzialmente la richiesta dell’accusa, che pretendeva che il medico venisse condannato a 5 anni di reclusione. Alla fine il ‘dottor morte’ è stato condannato a 2 anni di reclusione con la condizionale. Gli è andata bene, nonostante tutto.
Il dottor Bonnemaison avrebbe somministrato sedativi o medicinali venefici per far morire subito pazienti terminali, in modo da non farli soffrire più. I magistrati della Corte d’assise di Maine-et-Loire ha riconosciuto colpevole il ‘dottor morte’ del decesso di Françoise Iramuno, i cui parenti si erano costituiti parte civile.
Prima della sentenza, Bonnemaison ha detto che vorrebbe presto tornare a svolgere la sua professione, perché la medicina, per lui, è tutto.
Dopo sei ore di camera di consiglio, i giurati transalpini hanno accolto parzialmente la richiesta dell’avvocato generale, che aveva richiesto 5 anni di reclusione con sospensione condizionale della pena. Venerdì scorso, l’avvocato generale Olivier Tcherkessoff aveva affermato, riferendosi a Bonnemaison: “Non è un assassino, non un avvelenatore nel senso comune, ha ucciso deliberatamente i pazienti con prodotti letali per accelerare la fine”.
Nicolas Bonnemaison venne radiato dal Consiglio dell’ordine successivamente alla sua assoluzione, nel giugno del 2014 a Pau.
Secondo l’accusa, il ‘dottor morte’ somministrò Hypnovel, un potente sedativo, e Norcuron, un farmaco a base di curaro, ai pazienti anziani e incurabili. Il medico non informò i parenti dei pazienti su quello che avrebbe voluto fare. Bonnemaison ha riconosciuto le sue colpe ma ha sempre escluso di voler uccidere i suoi pazienti: voleva semplicemente “alleviare il loro dolore”.
I familiari delle vittime sono rimasti soddisfatti della sentenza. L’inchiesta è stata avviata ad agosto 2011, dopo una segnalazione degli operatori sanitari al direttore dell’ospedale di Bayonne.