Cani feroci che uccidono bimbi. E’ successo ancora una volta. In Francia. Stavolta a perdere la vita è stato un bimbo di 18 mesi
Un grosso American Staffordshire Terrier ha azzannato un bimbo di 18 mesi, che si trovava nella casa dei nonni, ad Epfig, piccolo centro distante circa 40 km da Strasburgo. Il bimbo stava camminando assieme ai nonni ma, una volta vicino al cane, tenuto al guinzaglio, è stato attaccato. Per il minore non è stato utile nessun soccorso, neanche quello degli operatori sanitari. Troppo profonde le ferite provocate dall’esemplare di American Staffordshire Terrier, razza canina considerata particolarmente pericolosa in Francia. I possessori di tali cani non solo devono presentare una dichiarazione al Comune di residenza ma sono obbligati anche ad usare sempre guinzaglio e museruola nei luoghi pubblici. La triste notizia è stata confermata anche da una fonte giudiziaria. Il dramma è avvenuto ieri, dopo mezzogiorno. Le forze dell’ordine sono subito arrivate sul luogo dell’aggressione ed hanno iniziato le indagini. Sull’episodio è stata aperta un’inchiesta e Jean-Claude Mandry, sindaco della città, ha emesso un’ordine di eutanasia del cane.
Non è la prima volta che ad Epfig, piccolo centro dell’Alsazia che conta circa 2.000 anime, accade una tragedia simile. In 16 anni ben 24 persone sono state uccise da cani feroci, tra cui 12 bimbi. Nella maggior parte dei casi, le uccisioni sono avvenute in contesti familiari. Nel 2008, a Charnay, un bimbo di due anni e mezzo è stato ucciso dal Rottweiler dei genitori; l’anno seguente una bimba di 6 anni è spirata a Chalons en Champagne, dopo essere stata azzannata da due grossi danesi. Sei anni fa, invece, un bimbo di 18 mesi è stato ucciso da un pastore Malinois mentre sua madre era fuori casa perché aveva portato il fratello maggiore a scuola. Razze canine come Pitbull, Rottweiler e American Staffordshire Terrier sono considerate pericolose dalla legge francese, che ne vieta la vendita, l’acquisto e l’importazione. I possessori di tali cani, inoltre, devono assolutamente usare guinzaglio e museruola nei luoghi pubblici. Determinati soggetti non possono acquistare esemplari di razze ‘pericolose’, come minorenni e pregiudicati. Chi viola tali norme rischia fino a 6 mesi di reclusione e una multa fino a 15.000 euro. In presenza di un pericolo ‘serio e immediato’, il cane, previo parere di un veterinario, può essere sottoposto ad eutanasia, proprio come l’esemplare di American Stafforshire Terrier che nelle ultime ore ha ucciso la bimba di Epfig. In caso di assalto mortale, il proprietario di un cane ‘pericoloso’, in Francia, rischia fino a 5 anni di reclusione e una multa di 75.000 euro.
Quando un cane attacca improvvisamente una persona, grande o piccola che sia, è colpa effettivamente sua o del proprietario? Se lo domandano in molti, soprattutto gli animalisti. E’ giusto creare delle ‘liste di proscrizione’ dei cani pericolosi? Illuminante il parere della veterinaria Maria Cristina Osella:
“Il problema vero è che non tutte le razze di cani sono uguali. Può essere sbagliato creare delle liste di proscrizione ma la genetica non è acqua. uno degli effetti della selezione genetica compiuta dall’uomo è che in alcuni casi la soglia di reattività è divenuta sempre più bassa, rendendoli più pericolosi di altri. Poi ci sono cani che hanno un apparato muscolare, una potenza mascellare e una agilità straordinaria che consentono loro di saltare con un balzo alla gola di un uomo. E dunque per i cani di taglia medio-grossa, quelli che sono in grado di provocare ferite gravi o addirittura la morte, è indispensabile stabilire regole rigide”.