In futuro verrà prodotta energia tramite le finestre, ovvero parti della casa generalmente più esposte al sole
Un team di studiosi dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova e il professore Aldo Di Carlo, che insegna all’Università “Tor Vergata” di Roma hanno ideato dei pannelli solari che fungono da finestre e, allo stesso tempo producono energia. Le cellule fotovoltaiche sono formate da grafene e, differentemente dai classici pannelli solari, consentono l’attraversamento dei raggi solari. Gli ideatori di tali finestre assicurano che i costi di produzione sono ridotti di circa 10.000 volte. La straordinaria invenzione verrà presentata dal 7 al 9 giugno 2016 in occasione dell’evento Technology Hub, presso Fiera Milano City. Il fulcro di tale scoperta è il grafene, sostanza su cui, da tempo, l’Ue ha posto la sua attenzione, devolvendo un miliardo di euro al programma Graphene Flagship. La scoperta fatta dall’Istituto genovese e dal professor Di Carlo è simile a quella presentata l’anno scorso dai ricercatori dell’Università Milano-Bicocca e quelli del National Laboratory di Los Alamos, negli Usa. In sostanza, sono stati creati dei pannelli in plexiglass che assorbono l’energia solare e la convertono in elettricità che serve ad alimentare i vari apparecchi presenti in casa, come il pc, e a dare luce. Nel corso di un’intervista a “Il Fatto Quotidiano”, uno dei responsabili del progetto, Sergio Brovelli, disse:
“Le molecole organiche fluorescenti hanno gravi limiti in termini di efficienza perché riassorbono la loro stessa luminescenza e inoltre assorbono solo parte dello spettro solare. I quantum dot, invece, assorbono la luce da tutto lo spettro solare e al tempo stesso non riassorbono la loro stessa luminescenza. Insomma, sono più efficienti. Sostituendo le vetrate tradizionali di un grattacielo come lo Shard di Londra con i concentratori che abbiamo brevettato, si genererebbe l’energia necessaria alla totale auto-sostenibilità di circa 300 appartamenti”.
Era prevedibile che in Italia si introducessero soluzioni del genere per generare energia. Sì perché l’Italia è in prima fila, nel mondo, nel campo dell’innovazione e dello sviluppo di soluzioni per l’energia voltaica. Il Belpaese, inoltre, è il principale produttore al mondo di energia solare. Il nuovo progetto vuole rendere ‘smart’ le finestre delle case, quindi idonee ad accumulare energia solare e convertirla in energia elettrica. L’idea è certamente sensazionale perché mira al risparmio e alla difesa dell’ambiente. Alla base del progetto c’è il grafene, materiale che piace a molte aziende, anche quelle cinesi. Proprio sfruttando le potenzialità del grafene, diversi studiosi cinesi stanno cercando di realizzare pannelli solari che generano energia anche se non c’è sole e piove. Riguardo al progetto italiano di cui si parlerà al Technology Hub, l’esperto Francesco Bonaccorso ha spiegato:
“Stiamo sviluppando un modulo fotovoltaico costruito ad hoc per il grafene che sarà semitrasparente e più economico dei pannelli fotovoltaici attualmente in commercio. La facilità del nostro lavoro è la facilità di scalabilità a livello industriale e la semplicità con cui il grafene in forma d’inchiostro può inserirsi in contesti industriali già esistenti, senza significativi investimenti in macchine o infrastrutture”.
Il grafene è molto usato oggi, e sarà sempre più fruttato in futuro. E’ stato accertato che le celle solari create con grafene hanno performance straordinarie, doppie di quelle classiche.