La 66esima edizione del Festival di Sanremo è partita ieri sera all’insegna del supporto alle unioni civili
I primi cantanti a salire sul palco dell’Ariston sono stati Arisa, Noemi, Enrico Ruggeri e Irene Fornaciari. Tutti hanno richiamato l’arcobaleno, simbolo dell’appoggio alle unioni civili.
Insomma, anche Sanremo ha detto sì alle unioni civili. Gli artisti hanno accolto l’appello lanciato su Facebook dall’ultimo vincitore di Pechino Express, Antonio Andrea Pinna. Quest’ultimo ha scritto sul social:
“Sarebbe bello se stasera a Sanremo gli artisti indossassero tutti un richiamo arcobaleno per far presente alla nostra classe politica che l’amore ha gli stessi diritti per tutti, e che quello che chiediamo è condiviso dalla maggioranza del Paese, non solo da chi ne verrebbe beneficiato. E questa battaglia così nobile non ha nulla a che vedere con le nicchie, con le minoranze, con la politica dei voti, delle alleanze e delle maggioranze. E’ una protesta comune contro le diseguaglianze, che non ha partito né colore, solo quello dell’amore”.
Il tema delle unioni civili è balzato anche a Sanremo non solo coi richiami arcobaleno di Noemi, Arisa ed altri ma anche con le parole dei super ospiti Laura Pausini ed Elton John. Quest’ultimo, gay dichiarato e padre di due figli ottenuti con la pratica dell’utero in affitto, ha detto sul palco dell’Ariston:
“Oggi mi diverto tantissimo. Non avrei mai pensato di diventare papà e di avere la vita che ho avuto… Non pensavo di diventare padre, una cosa molto positiva per me”.
Elton ha anche ricordato il suo grande impegno sociale, evidenziando di aver aiutato, al fianco di persone della Chiesa, molte persone malate:
“Oggi il mondo è un luogo difficile in cui vivere per tante persone. Dobbiamo avere un approccio cristiano per aiutare queste persone. Solo così il mondo sarà un posto migliore”.
L’artista inglese ha ringraziato il pubblico perché solo grazie a lui ha avuto una carriera straordinaria.