Il freddo è arrivato in Italia e già l’influenza sta mietendo le sue vittime, soprattutto tra i più piccoli. I genitori, solitamente, hanno molta paura quando i figli hanno la febbre alta, iniziando, erroneamente, a somministrargli molti antipiretici. In realtà, non bisogna allarmarsi quando i piccoli, colpiti dall’influenza, hanno la febbre alta.
Il professor Maurizio De Martino ha spiegato:
“L’influenza che colpisce un bambino con febbre alta e dolori può far spaventare i genitori complice anche la scarsissima attenzione dei genitori italiani verso la vaccinazione, pediatrica e non. Ci si aspetta quindi il conseguente grande panico da febbre alta del bambino, che porta spesso mamma e papà ad ‘impasticcare’ il figlio di antipiretici per abbassarla, collegando l’assenza della febbre alla guarigione. Non deve essere così… Con poche e semplici regole è possibile risolvere nella stragrande maggioranza dei casi il problema febbre: come misurarla, valutarne la causa, decidere quindi come intervenire velocemente sulle cause e con quali cure dopo aver naturalmente avvisato il medico pediatra. La febbre esiste negli animali da 40 milioni di anni ed è presente in tutte le specie, incluse quelle più in basso nella scala zoologica. Quando un fenomeno biologico è mantenuto a lungo in tutte le specie vuol dire che è indispensabile per la sopravvivenza. E la febbre lo è, perché a temperatura febbrile funzionano meglio i meccanismi immunologici e funzionano peggio virus e batteri. I medici sanno che è brutta la prognosi di bambini con infezioni gravi ma che non sviluppano febbre. E sanno anche che abbassare la febbre comporta regolarmente un allungamento delle condizioni infettive”.
De Martino ha aggiunto che gli antipiretici vanno somministrati ai bimbi solo se la febbre si associa a malesseri come mal di testa o dolori articolari. Se il piccolo ha la febbre ma sta bene non bisogna somministrargli antipiretici!