FACEBOOK, WEB NEI CAMPI PROFUGHI: ZUCKERBERG E BONO VOX CI PROVANO
Portare Internet nelle zone più impervie del mondo. E’ questo l’obiettivo di molti colossi del web, tra cui Google e Facebook
Nelle ultime ore, il numero uno di Facebook, Mark Zuckerberg, ha reso noto che il suo social collaborerà con l’Agenzia Onu per i rifugiati per portare il web nei campi profughi.
“Essere connessi permetterà ai rifugiati di ottenere un maggiore sostegno dalla Comunità internazionale e mantenere un legame con le famiglie. Troppe persone sono state lasciate fuori di una storia di successo che riguarda soprattutto il Nord del mondo e i centri urbani”, hanno scritto Mark Zuckerberg e il leader degli U2, Bono Vox, in una lettera inviata al New York Times.
Il CEO di Facebook e la voce degli U2 sottolineano il bisogno che entro il prossimo lustro tutti, nel mondo, siano connessi: “Oggi più della metà delle persone su questo pianeta non ha accesso a Internet; questo non è bene per nessuno, né per quelli che sono esclusi né per l’altra metà, per cui l’economia e la sicurezza dipendono dall’avere società stabili. In questo secolo la connettività globale e la sicurezza globale sono strettamente collegati; se vogliamo dare alle persone in tutto il mondo cibo, cure mediche, educazione, è anche necessario connettere il mondo. Internet non dovrebbe appartenere solo a tre miliardi di persone, come oggi, ma essere considerato una necessità per lo sviluppo e uno strumento per rendere possibili cose più grandi, come accade già, ad esempio in alcune zone rurali dell’Etiopia e della Tanzania, in Guatemala e in Kenya”.
Bono e Zuckerberg hanno poi menzionato diversi progetti interessanti per connettere sempre più persone, come il Project Loon di Google e, ovviamente, Internet.org di Facebook.