Mal di testa addio. Ha avuto esito positivo la sperimentazione di un farmaco anti mal di testa su una paziente affetta da emicrania cronica
I medici dell’IRCCS San Raffaele Pisana di Roma sono riusciti, per la prima volta a curare con una sorta di vaccino per quella che è una vera e propria malattia, l’emicrania, che rovina la vita a molte persone. L’esito del primo test del vaccino contro l’emicrania è positivo e ciò rappresenta una grande conquista. Ne è certo il coordinatore del Centro per la diagnosi e la terapia delle cefalee e del dolore del San Raffaele, Piero Barbanti:
“E’ la prima medicina specificatamente preventiva per l’emicrania. Al momento, il 95% dei farmaci che vengono utilizzati per prevenire il mal di testa sono nati per curare altre patologie come l’ipertensione, la tachicardia o l’epilessia. Dato che ne sono stati evidenziati gli effetti benefici per il mal di testa, sono poi stati riciclati per prevenirlo”.
Medicinali che non sono concepiti per l’emicrania, però, hanno effetti collaterali fastidiosi, come aumento di peso o torpore. Barbanti ha aggiunto:
“Per la prima volta abbiamo una cura specifica, una terapia biologica, come quelle che vengono impiegate nella cura dei tumori, che agisce in modo specifico. Abbiamo riscontrato anche un elevato grado di tollerabilità, simile a quella del placebo, che praticamente non ne ha. Il farmaco è un anticorpo monoclonale selettivo che stana e neutralizza una sostanza fisiologica chiamata CGRP, il peptide correlato al gene della calcitonina, che provoca l’emicrania quando viene prodotto in eccesso”.
Il professore sottolinea che i primi risultati della sperimentazione fanno ben sperare perché gli attacchi di emicrania si riducono del 62% dopo 3 mesi dall’assunzione del farmaco. A beneficiare del trattamento, attualmente, sono solo coloro che soffrono di emicrania cronica, ovvero quella che rovina le giornate per almeno 15 giorni al mese. La cura dura circa 9 mesi ed è semplice da seguire: il farmaco viene iniettato una volta al mese. I vantaggi della terapia sono molti, dunque. I pazienti iniziano a vivere meglio, e sono meno inclini a disturbi come ansia e depressione.
L’emicrania, anche se invalidante, non lascia solitamente strascichi. Si tratta, in soldoni, di un disturbo connotato da un forte dolore alla testa, soprattutto nell’area frontale e temporale, che può durare da qualche ora a qualche giorno. Una persona su 4, prima dell’emicrania, è vittima di una serie di disturbi neurologici generalmente definiti aura, come formicolii e problemi a parlare o a mettere a fuoco cose e persone. Tali sintomi svaniscono quando compare l’emicrania, disturbo di cui non si conoscono bene le cause. I medici ritengono, comunque, che esistono fattori che possono favorire la comparsa del mal di testa, come poco o troppo sonno, stress e ansia.
Per evitare l’emicrania bisogna, inoltre, fare attenzione a determinati alimenti, in quanto possono favorirla. Occhio, dunque, a cibi come formaggi, cioccolato, agrumi, banane, alcolici, ananas, e alimenti affumicati. Le donne, durante il ciclo mestruale, possono diventare vittime dell’emicrania, così come coloro che assumono la pillola anticoncezionale. Ricordiamo, poi, che l’insorgenza della menopausa può aggravare la situazione e, quindi, se una donna soffre già di emicrania dovrà fronteggiare mal di testa ancor più forti che, per fortuna, si attenueranno con l’avanzare dell’età.