Choc a Pisa, dove è stata messa in manette un’educatrice 58enne di un asilo nido comunale, con l’accusa di maltrattamenti aggravati ai danni di bimbi tra 1 e 3 anni
Il fatto stupisce e fa indignare anche perché a commettere gli abusi su 9 bimbi è stata proprio l’educatrice più anziana e autorevole dell’asilo. Invece di educare, istruire e custodire i piccoli, la 58enne li terrorizzava e li offendeva in continuazione. Ad arrestare l’educatrice pisana sono stati i carabinieri del nucleo investigativo di Pisa, su ordine del gip Giuseppe Laghezza.
Il gip è arrivato ad emettere la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell’educatrice dopo aver visionato diversi filmati contenuti nelle telecamere piazzate nei locali dell’asilo nido. Dai video emerge che la donna era solita dare sculaccioni e schiaffi sul volto dei bimbi, costringendoli altresì a mangiare. I piccoli, inoltre, erano umiliati in continuazione.
Il gip ha constatato che l’atteggiamento aberrante della 58enne causava disagi psicologici ai piccoli e quindi pregiudicava il loro sviluppo psichico. Il magistrato ha scritto nel provvedimento con cui ha disposto gli arresti domiciliari:
“… una condotta abituale chiaramente indicativa dell’esistenza di un programma criminoso animato da una volontà unitaria di vessare i soggetti passivi, e in particolare, di sottoporre consapevolmente questi ultimi, piccoli in tenerissima età, a una duratura condizione di soggezione psicologica e di sofferenza… La pericolosità dell’indagata è resa evidente, in particolare, dalla pervicacia con cui infierisce nei confronti delle persone offese mediante le suindicate condotte vessatorie, le quali sono chiaro indice di una personalità sprezzante delle più elementari regole di comportamento“.
Dalle indagini e dai filmati si constata che l’educatrice non si limitava solo ad offendere verbalmente i piccoli, ma li picchiava spesso con le mani e con oggetti, come piatti e posate.
Decisamente agghiaccianti le frasi con cui la 58enne si rivolgeva ai bimbi, come “oggi ti faccio male”, “ti metto fuori al freddo” o “rincoglionito”. Che vergogna!