Donazione samaritana vitale per 4 persone
Una donazione samaritana ha salvato la vita a 4 persone. Sta facendo il giro del web un video diffuso nelle ultime ore dalla Polizia. Il filmato ritrae il grande lavoro svolto dagli agenti, che hanno assicurato il trasporto degli organi in tempi brevi.
Donazione samaritana: scelta umana di una milanese 60enne
Una donazione samaritana, ovvero da persona viva a pazienti che non sono familiari, si è rivelata vitale per 4 persone che attendevano da tempo un nuovo rene. Fondamentale per questa ‘rete’ di trapianti è stata una milanese 60enne, che ha donato il suo rene. Un gesto semplice che però ha innescato un iter virtuoso ed ha permesso ad altre 3 coppie di donare e riceve l’organo. Protagonisti di questa vicenda sono stati anche 6 centri, dove sono stati asportati ed impiantati gli organi.
Un’operazione importante e vitale quella avvenuta nelle ultime ore, la seconda in Italia, che ha consentito la sopravvivenza di 4 persone. Vi hanno preso parte 55 persone, tra infermieri, medici e poliziotti. Questi ultimi, grazie alla loro potente Lamborghini Huracan, hanno percorso 1.000 km in pochissimo tempo ed hanno portato i reni nelle strutture sanitarie per l’impianto.
Beatrice Lorenzin e Nanni Costa orgogliosi e contenti
E’ la seconda volta, in Italia, che viene eseguita una donazione samaritana. Tutto, ovviamente, è dipeso dall’umanità di una donna di Milano, che ha voluto mantenere l’anonimato. Hanno parlato, con entusiasmo, dell’operazione anche il ministro della Salute Beatrice Lorenzin e il direttore del Centro nazionale trapianti Alessandro Nanni Costa.
La volontà e la filantropia della donna milanese hanno dato vita a una serie di trapianti che hanno portato all’impianto di reni a 3 persone. Le città chiave di questa vicenda sono Milano, Siena e Pisa. Il ministro Lorenzin ha dichiarato:
“E’ il secondo caso di samaritano che ha donato un rene e poi si è innescata una catena per altri 3 reni. Questa deve essere la risposta quotidiana alla cultura dell’odio disseminata nella nostra società. Senza nessun fine oggi ci sono 4 pazienti che vivono grazie a questo gesto”.
Felicissimo anche Nanni Costa, che ha sottolineato:
“C’è un altro donatore samaritano pronto, ed altri che vengono studiati. I trapianti in Italia aumentano per lo spirito di donazione che sta crescendo anche grazie alle campagne di sensibilizzazione. E oggi oltre 1.300 Comuni danno la possibilità di segnalare i donatori sulla carta d’identità“.
Strutture sanitarie in contatto tramite WhatsApp
Sempre più donne donano organi in Italia. Lo ha rimarcato anche il noto nefrologo Giuseppe Remuzzi, operante presso l’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Una scelta veramente solidale fatta da una persona estranea per il ricevente. Insomma, si dona un rene a un soggetto estraneo alla propria famiglia. Questo sì che è un gesto encomiabile ed umano, non pensate? In Italia la donazione samaritana è consentita solo per il rene.
Costa ha ricordato anche che la 60enne milanese è stata sottoposta a una scrupolosa valutazione fisica e psicologica anteriormente all’inizio dell’iter che ha portato al salvataggio delle 3 vite. Fondamentale è stato anche WhatsApp, grazie al quale le strutture sanitarie si sono tenute sempre in contatto. La donazione di rene da cadavere, in Italia, resta sempre quella maggiormente eseguita, ma speriamo che aumentino i donatori samaritani per migliorare la vita di molti pazienti.