Dona rene a sconosciuta: ‘samaritana’ innesca ciclo di prelievi e trapianti
Una donna pavese ha innescato una catena di donazioni mediante il suo gesto solidale. Dopo la donazione del rene, infatti, si è attivato un processo di prelievi e trapianti in diversi soggetti validi per il trapianto ma inconciliabili tra loro dal punto di vista immunologico o del gruppo sanguigno.
La prima donna che ha ricevuto il rene vive a Siena. La prima donatrice, invece, è denominata ‘samaritana’ perché non è una parente di chi ha ricevuto l’organo e non conosce il soggetto in cui l’organo viene trapiantato.
Il nefrologo Giacomo Colussi ha affermato che l’incrocio di trapianti “Apre inoltre speranze nel meccanismo di scambio fra coppie incompatibili, permettendo l’utilizzo effettivo di ogni possibile donatore”.