L’olio d’oliva, alimento salutare ed emblema dell’Italia, è diventato oggetto di innumerevoli imitazioni. Sono tanti i falsi made in Italy e, allora, il Governo è corso ai ripari. Il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha reso noto che dal prossimo 1 luglio 2016 entrerà in vigore un decreto che prevede sanzioni pesanti per tutti i contraffattori di olio. Una bella notizia per tutti i produttori e consumatori di olio. Il decreto 103 del 2016 contempla multe per determinare categorie di persone, come coloro che indicano sul prodotto un’origine diversa, o chi non adempie all’obbligo di tenere i registri di olio d’oliva e di sansa d’oliva.
L’obiettivo del Governo è punire tutti coloro che assumono comportamenti fraudolenti nel momento dell’imbottigliamento ed etichettatura dell’olio di oliva. I produttori italiani di olio d’oliva vengono finalmente tutelati perché, spesso e volentieri, produttori stranieri introducono sul mercato falso olio italiano a prezzi bassissimi. I produttori olivicoli devono ogni giorno fronteggiare il turpe fenomeno della contraffazione che, lo ribadiamo, è un grosso male anche per i consumatori. Lo sa bene anche Oreste Pastorelli, membro della commissione Ambiente della Camera:
“L’olio made in Italy viene spesso mescolato a prodotti importati e venduto come italiano al 100%. Vere e proprie truffe che stanno creando ingenti danni al comparto olivicolo. E’ necessario controllare l’olio importato prima della messa in commercio. Così facendo si andrebbero a salvaguardare le campagne di produzione di tante aziende oneste, che stanno già lottando contro emergenze fitosanitarie e infestazioni”.
Il Governo, così, cerca il riscatto in un settore che ultimamente gli ha dato molte grane. Produttori e consumatori hanno spesso criticato aspramente l’Esecutivo in quanto non è capace di tutelare la produzione e il commercio dell’olio d’oliva italiano. In sostanza, molti italiani credono di consumare olio d’oliva italiano ma in realtà quello contenuto nelle bottiglie è prodotto ottenuto con olive straniere. E’ giusto, secondo voi, tutto ciò?