Non riusciva a rassegnarsi alla fine della storia d’amore con la fidanzata e, a un certo punto, è uscito fuori di testa: ha preso un coltello e l’ha uccisa; poi, con la stessa arma, ha tentato il suicidio. E’ successo a Magnago, piccolo paese in provincia di Milano, dove ha perso la vita la 25enne Debora Fuso. La giovane è stata freddata con 7 coltellate sferrate da Arturo Saraceno, 33 anni. Quest’ultimo, dopo essersi reso conto di quello che aveva fatto, ha cercato di togliersi la vita ed ora lotta tra la vita e la morte presso l’ospedale di Legnano. Un’altra storia di gelosia che finisce in tragedia. Arturo non voleva che la relazione con quella ragazza finisse. I due avevano convissuto per 6 anni in un appartamento: ultimamente, però, litigavano spesso, almeno secondo quanto hanno rivelato i vicini:
“Lui era diventato molto geloso. Si sentivano litigare spesso. Nessuno poteva immaginare che potesse accadere una cosa simile”.
Debora non ne voleva più saperne di Arturo e per questo era tornata a vivere coi suoi genitori, a Lonate Pozzolo, altro piccolo comune nel Milanese. Nelle ultime ore, però, la ragazza era tornata nell’appartamento dove aveva convissuto per 6 anni con il 33enne, forse per portarsi via le ultime cose. I due hanno iniziato a litigare, per l’ennesima volta, e, una volta arrivati nell’androne, lui ha tirato fuori un coltello ed ha iniziato a colpire Debora: 7 fendenti che non le hanno dato scampo. Un femminicidio in piena regola. Poi lui ha tentato di fare harakiri ma non vi è riuscito ed è stato subito trasportato in ospedale. Certo, se Arturo riuscirà a sopravvivere la prigione non gliela toglierà nessuno, visto che dovrà rispondere di omicidio volontario.
L’ennesima vittima di femminicidio in Italia, Debora Desirèe Fuso non avrebbe mai immaginato che quel ragazzo l’avrebbe uccisa. Una persona con cui passò bei momenti. Un 17 maggio 2016 tragico a Magnago. La gelosia ha mietuto un’altra vittima. La giovane non voleva più stare con Arturo e non voleva più convivere con lui in quell’appartamento al quarto piano di uno stabile in via Cardinal Ferrari. La coppia, molto riservata, non era molto conosciuta in paese. Gli investigatori non hanno dubbi: si tratta di una tragedia dovuta alla gelosia. Arturo non riusciva a vivere senza Debora. A dirigere le indagini è la dottoressa Maria Cardellicchio. Il 33enne, operaio originario della Basilicata, ha qualche precedente per porto di oggetti atti ad offendere. I due si amavano ma, ultimamente, il rapporto si era incrinato per motivi che il 33enne renderà noti agli inquirenti. Rischia grosso ora Arturo che, accecato dalla gelosia, ha fatto fuori la persona che amava di più al mondo. Qualche ora prima del delitto, a Firenze era accaduto un episodio simile. Due trentenni, Michela Noli e Mattia Di Teodoro, sono stati ritrovati senza vita in una Citroen, lungo l’Arno. Secondo gli investigatori si è trattato di omicidio-suicidio. Lei probabilmente è stata uccisa mentre tentava di darsi alla fuga; lui, invece, si è suicidato recidendosi la gola con la stessa arma con cui, poco prima, aveva freddato la compagna. Storie inquietanti e deprimenti. Storie di gelosia che sfocia in tragedia.