Consigliera grillina Civitavecchia osanna femminicidio e razzismo su Fb: dimissioni
Un consigliera comunale di Civitavecchia, Rosanna Lau, ha rassegnato le sue dimissioni dopo il polverone sollevato da un suo post su Facebook, poi cancellato.
Riferendosi alla donna di Parma che, giorni fa, è stata uccisa dal compagno straniero nell’ingresso dello stabile dove viveva, la Lau aveva scritto sul social: “Se l’è cercata”.
La consigliera pentastellata, che tra l’altro è delegata del sindaco di Civitavecchia, è stata attaccata aspramente sui social per quelle parole ed ha eliminato il post. Il gesto non è bastato a smorzare le polemiche, visto che lo screenshot del messaggio ha fatto il giro della Rete ed è stato ricoperto da innumerevoli critiche, anche feroci.
Il primo cittadino di Civitavecchia, Antonio Cozzolino, ha biasimato la consigliera e le sue parole, scrivendo su Facebook:
“Prendo le distanze da quanto erroneamente dichiarato dalla mia ex delegata alle problematiche del mercato, Rosanna Lau. Rosanna, che è una brava persona e che in questa amministrazione ha lavorato a titolo gratuito nell’interesse della collettività, ha effettuato delle esternazioni che non possono neanche lontanamente essere condivise. Ognuno del M5S si prende le responsabilità di ciò che dice a titolo personale ma tali frasi sono gravi e da stigmatizzare“.
Il sindaco di Civitavecchia, poi, ha reso noto di voler accettare le dimissioni presentate dalla Lau:
“La violenza è sempre da condannare, a prescindere dal colore e dalla razza di chi la commettono. Rosanna mi ha comunicato la sua intenzione di presentare le su dimissioni lunedì, ed io le accetterò ringraziandola per quanto di buono fatto finora riguardo le problematiche del mercato“.
Non poteva fare altro che dimettersi la consigliera grillina che, con una frase, ha osannato sia il femminicidio che il razzismo. Quelle parole fanno rabbrividire certamente.
“Il femminicidio costituisce una piaga dolorosa e inaccettabile: trovo allucinante che una delle delegate del sindaco M5S di Civitavecchia abbia scritto un post su Facebook dove giustifica questo fenomeno deprecabile, inneggiando al contempo al razzismo”, ha scritto la deputata dem Mariella Tidei.
Terminiamo l’articolo col discusso post, subito cancellato, della Lau:
“Una donna italiana quarantenne malata di cazzite cronica intreccia una relazione con un tunisino di 26 anni… lui l’ammazza come un cane… non voglio vedere il suo nome nella lista delle ‘martiri’… Dire che se l’è cercata è il minimo. Se fosse sopravvissuta l’avrei insultata… nel rispetto della morte provo pena per sua figlia”.