Cinture di sicurezza: 20% automobilisti italiani non le indossa

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Obbligo cinture di sicurezza

Per gli italiani le cinture di sicurezza sono inutili. Il dato emerge da una ricerca condotta dalla Fondazione ANIA per la sicurezza stradale e Ipsos

 

 

Nonostante siano passati molti anni dall’entrata in vigore dell’obbligo di indossare le cinture di sicurezza, ancora gran parte degli italiani ritiene che siano inutili, soprattutto in città. Dal sondaggio è emerso che il 20% degli automobilisti non indossa le cinture. La percentuale aumenta nel caso delle cinture di sicurezza posteriori, attestandosi al 52% e, addirittura al 60% in grandi città come Roma. Umberto Guidoni, segretario generale della Fondazione ANIA è sbalordito da questi dati e spiega:

“La fotografia che ricaviamo dalla nostra indagine è piuttosto preoccupante. Le cinture sono sistemi di sicurezza importantissimi anche in ambito urbano, fondamentali per salvare vite umane ed evitare gravi lesioni in caso di incidente. Occorre sottolineare che, secondo i dati Aci Istat del 2014, in area urbana si registra oltre il 75% degli incidenti che causa il 44,5% dei morti e il 71,8% dei feriti totali. Parliamo di 1.505 vittime e 180.000 feriti sulle strade delle nostre città nel solo 2014″.

Dal sondaggio è emerso che il segnale acustico presente nella maggior parte delle vetture che esorta ad allacciare le cinture è ritenuto utile dall’87% degli italiani ma uno su 3 lo disinserirebbe volentieri. L’obbligo di indossare le cinture di sicurezza è in vigore dal lontano 1988 e, da 10 anni fa, anche per i camion e i pullman turistici. Insomma, molti italiani ritengono un optional le cinture di sicurezza. Non è così. Indossare le cinture di sicurezza è un obbligo. Forse chi viola tale obbligo non sa che la doppia infrazione nell’arco di un biennio costa al trasgressore, oltre alla sanzione amministrativa, la sospensione della patente di guida da 15 giorni a due mesi.

Esistono categorie di soggetti non obbligate ad indossare le cinture di sicurezza, come gli appartenenti alle forze dell’ordine in occasione di un d’emergenza e le donne incinte.