Christoph Graf è nuovo capo Guardia Svizzera pontificia, nomina pubblicata su bollettino Sala Stampa
“Si dice che in Vaticano si può perdere la fede! Si dice! Ma io credo che si deve essere sempre realistici. La Chiesa è fatta da uomini e gli uomini sono fragili e peccatori. Questo mi ha fatto capire che il Vaticano non è, come si pensa da noi, un posto simile al Paradiso, dove sono solo i Santi che decidono. Il Vaticano è uno Stato composto da uomini. Come sono? Non sta a me dirlo, ma posso dire che qui ci sono anche i Santi“, asserì, tempo fa, Graf.
Riguardo alla scelta di fare un mestiere così particolare, Christoph ha detto: “Lavoravo alle Poste Svizzere vicino casa mia e avevo già 25 anni. Un giorno ho pensato: ‘Ma che vita è questa? Andare sempre alla mattina al lavoro e tornare alla sera per i prossimi 40 anni? Non posso continuare così.’ Volevo uscire dalla quotidianità. A Lucerna dove prima ho lavorato, ho visitato una mostra sulla Guardia Svizzera Pontificia. Ho preso un fascicolo informativo sul Corpo, l’ho letto attentamente e subito ho pensato che poteva essere qualcosa adatto a me, dal momento che per me la fede è sempre stata una cosa molto importante, il 2 marzo 1987 sono arrivato a Roma”.