Cecile Kyenge col viso da scimmia: leghista Rainieri condannato
“Ha vinto la giustizia, non si trattò di critica politica, ma di vera e propria propaganda volta a seminare odio e violenza, la critica implica dialettica e argomentazione”, ha asserito la Kyenge, aggiungendo poi: “Dileggiare una persona esclusivamente per il colore della pelle non implica argomentazione, né retropensiero, è come dire: ‘tutti voi, neri, non siete solo razza inferiore ma siete animali’. Un vero e proprio atto di violenza e come tale va sanzionato dalla legge”.