Qualche giorno fa, il quotidiano La Repubblica aveva pubblicato un titolo alquanto eloquente e imbarazzante per il governatore del Lazio Zingaretti: “Cantone blocca Zingaretti, niente nomine per tre mesi”
Repubblica aveva scritto: “Una sanzione pesante, ma resa obbligatoria dalla legge Severino”. Nicola Zingaretti, a quanto pare, avrebbe nominato commissario straordinario dell’Ipab di Gaeta Giovanni Agresti, che però è amministratore della Gest-Var, società che coordina due cliniche private.
La replica di Zingaretti non è tardata ad arrivata. Il governatore del Lazio, mediante una nota, ha sottolineato che il procedimento amministrativo mirato a valutare la vicenda non è ancora terminato; dunque la notizia riportata da Repubblica non sarebbe corretta.
“Anac non ha bloccato nessuno, ma ha rimesso al responsabile regionale anticorruzione la valutazione in merito all’esistenza di eventuali responsabilità da parte di chi ha adottato il provvedimento dopo aver effettuato verifiche”. Secondo Repubblica, gli uffici responsabili della nomina di Agresti avrebbero dovuto compiere accertamenti più approfonditi per scoprire le incompatibilità.
Zingaretti, invece, dichiara: “Nel merito stiamo parlando della nomina di una Ipab di Gaeta. Gli uffici preposti hanno valutato la candidatura sulla base di un’autocertificazione sottoscritta che escludeva la sussistenza di elementi di inconferibilità. Infatti la stessa responsabile anticorruzione regionale, interloquendo con Anac, ha scritto che non potevano essere ravvisati elementi di rischio da tali autocertificazioni. Quando sono emersi questi elementi, è stessa la stessa Regione e non l’Anac a revocare immediatamente la nomina. Non solo, ma se venisse sospeso il mio potere di nomina per aver revocato una nomina fatta sulla base di un’autocertificazione falsa ci troveremmo di fronte a una profonda illogicità”.