A Firenze inizia la raccolta della marijuana di Stato per finalità farmaceutiche. La cannabis è coltivata in un terreno appartenente alla Marina militare.
Solamente in Italia viene coltivata cannabis in strutture pubbliche. Sono state allestite tante serre per curare le piante ed ottenere oltre 100 kg di di prodotto finale all’anno che servirà a migliorare la vita a molti malati di tumore, di Aids e che di Sla. In Italia la cannabis veniva già usata per curare determinate patologie ma veniva importata prevalentemente dall’Olanda. Dalla piantagione al raccolto ci vogliono almeno 4 mesi: per tale ragione, i militari stimano che i raccolti annuali non siano più di 3.
Il generale Giocondo Santoni ha detto: “La marijuana servirà a migliorare la qualità della vita ai malati di Sla, attenuerà i dolori oncologici riducendo la nausea di chi fa la chemioterapia e stimolerà l’appetito a chi è affetto da Aids”.
Che la cannabis sia una panacea contro la Sla è stato sottolineato anche dagli studiosi della School of Medicine dell’Università di Washington, che hanno condotto un interessante studio sui topi ed hanno pubblicato il risultato sull’autorevole magazine scientifico American Journal of Hospice and Palliative Medicine.
“Nonostante la nostra comprensione dei meccanismi molecolari della sclerosi laterale amiotrofica (Sla) sia migliorata non esistono ancora terapie davvero efficaci. In questa malattia si verificano simultaneamente diversi processi fisiologici anormali che richiedono una terapia basata su una molteplicità di farmaci. Incredibilmente la cannabis sembra agire in tutte queste aree. Questa sostanza ha infatti potenti effetti antiossidanti, anti-infiammatori e neuroprotettivi. Somministrata a topi con Sla, ha provocato un allungamento della vita delle cellule neurali, ha posticipato l’emergere dei sintomi e ha rallentato la degenerazione della malattia… Basandosi sull’evidenza scientifica fin qui raccolta, è ragionevole pensare che la cannabis possa rallentare in modo significativo il progredire della Sla, potenzialmente allungare le aspettativa di vita dei pazienti e ridurre significativamente i sintomi della malattia”, hanno dichiarato gli autori dello studio.
La coltivazione della cannabis per scopi terapeutici è una grande conquista. Esulteranno specialmente tutti i parenti dei pazienti che, finora, sono stati costretti a reperire la cannabis al mercato nero.