Burro rivalutato da studiosi americani: elisir contro diabete
Il burro è stato sempre stigmatizzato, bandito e considerato quasi un nemico da combattere a tavola dalla maggior parte dei medici. Ora, un team di studiosi americani lo rivaluta, confutando non solo le ricerche svolte in passato sul burro e i suoi (presunti) danni alla salute ma anche scoprendo che tale alimento è un vero elisir contro il diabete.
L’equipe di ricercatori della Friedman School of Nutrition Science and Policy della Tufts University ha scoperto che non sussiste nessun nesso tra consumo di burro e insorgenza di patologie cardiovascolari. Per giungere a tale conclusione, gli esperti hanno vagliato ben 9 ricerche in materia condotte su oltre 600.000 persone. Il burro va assunto con moderazione, è vero, ma non va demonizzato poiché ha anche effetti benefici; in particolare contrasterebbe il diabete.
Gli studiosi americani hanno scoperto che i decessi dei soggetti esaminati non erano assolutamente correlati al consumo di burro, alimento che invece rappresenta una vera panacea contro il diabete perché contiene grassi del latte. La coordinatrice del gruppo di ricerca americano, Laura Pimpin, ha dichiarato che il burro non va assolutamente bandito dalle tavole ma, ovviamente, va consumato con moderazione. Gli americani hanno sfatato dunque un falso mito: il burro non fa male ma, anzi, evita l’insorgenza del diabete, patologia che, negli ultimi anni, ha colpito moltissime persone e si stima che, nei prossimi decenni, sempre più persone ne soffriranno.
Smentita, dunque, anche la tesi del cardiochirurgo indiano Shyam Kolvekar, secondo cui la salute degli Stati si può salvare solamente se si vieta il burro. La tesi del luminare indiano fece scatenare un allarmismo straordinario. La maggioranza dei medici è concorde nel ritenere che i grassi saturi fanno male alla salute e quindi il loro consumo va evitato o limitato, ma non reputa giusto bandire il burro dalle tavole. Tale alimento, infatti contiene nutrienti fondamentali non presenti in altri cibi. Consumo del burro sì, dunque, ma moderato.
Gli studiosi americani ricordano che il burro va consumato, anche se cn misura, perché contiene nutrienti fondamentali come vitamina D, vitamina E e selenio. Da studi svolti in passato, inoltre, è emerso che i consumatori di burro e latticini erano meno colpiti da diabete e malattie cardiovascolari rispetto a quelli che non mangiavano tali cibi.
Dobbiamo sottolineare, inoltre, che non è meglio sostituire la margarina, specialmente se additivata di idrogeno, al burro perché rischia di danneggiare non poco la salute. Meglio poco grasso saturo, ma naturale, che molto e artificiale.