Brexit: referendum entro 2017, è corsa alla doppia cittadinanza

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La Grecia ha rischiato di uscire dall’Ue. La Grexit, insomma, ha fatto paura a molti ed ora si parla di Brexit, ovvero della possibile uscita del Regno Unito dall’Unione Europea

 

 

Si vocifera che molti britannici si siano già messi in moto ed abbiano iniziato le pratiche per ottenere il secondo passaporto perché temono la Brexit. Lo ha reso noto il sito web di The Guardian, sottolineando che non sono pochi i cittadini del Regno Unito che stanno tentando di perseguire la doppia cittadinanza. Perché tutto ciò? Beh, c’è un certo timore che l’eventuale “sì” al Brexit stabilito dalle urne possa generare problemi ai cittadini dell’Europa continentale che risiedono nel Regno Unito e viceversa. Le paure concernono, ad esempio, le pensioni e i permessi di lavoro per gli impiegati.

La Brexit, ovvero la possibile uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea, incute insomma timore alle persone comuni, sia i cittadini dell’Europa continentale che risiedono nel Regno Unito che i britannici residenti in altre nazioni Ue. Tutti questi soggetti ritengono che l’unico modo per fronteggiare un’eventuale Brexit sia la richiesta di un passaporto, in modo da ottenere una seconda nazionalità.

Il referendum sulla Brexit si dovrebbe svolgere nel Regno Unito entro il 2017. In caso di vittoria dei ‘sì’ nascerebbero una serie di problemi. I delusi dell’Ue sono molti nel Regno Unito, quindi non è da escludere un’uscita della Gran Bretagna, che farebbe schiudere uno scenario nuovo, inedito, per i 2,4 milioni di cittadini Ue che risiedono nel Regno Unito e i 2 milioni di britannici che vivono in altre nazioni Ue. I più attenti, o forse i più timorosi, si stanno già cautelando mediante la richiesta di un passaporto, così da ottenere una doppia cittadinanza.

Bisogna ricordare, inoltre, che negli ultimi anni si è registrato un vero boom di naturalizzazioni di cittadini Ue in Gran Bretagna: nel 2009 erano 10.000, mentre due anni fa oltre 18.000. Il governo conservatore tende a rendere più rigidi i requisiti per diventare britannici, tentando anche di combattere l’immigrazione, anche quella europea. E’ stato calcolato che un intero nucleo familiare deve spendere 3500 sterline per diventare britannico.

Ci sono già molti britannici che hanno ottenuto il passaporto spagnolo, irlandese o tedesco, magari facendo leva sul fatto di avere parenti o avi in tali nazioni. La Gran Bretagna uscirà dall’Ue? Presto per dirlo. E’ certo, comunque, che la gran parte dei britannici inizia ad essere intollerante verso Bruxelles. Ricordiamo che il Regno Unito fa parte dell’Ue ma non mai aderito alla moneta unica, avvalendosi della clausola dell’opting out.

I britannici sono stufi dei flussi di immigrati provenienti da diversi paesi europei, Italia compresa, ecco perché l’immigrazione è uno dei temi ‘caldi’ dell’agenda di Cameron. E’ indubbio che l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue avrebbe ripercussioni economiche e finanziarie negative per l’Ue e il Regno Unito. Cecilia Malstrom, commissario al commercio Ue, ha affermato, tempo fa, durante un’intervista rilasciata alla BBC: “La Brexit sarebbe un disastro per noi e per voi”. Una cosa è certa: il referendum sulla Brexit si farà, visto che lo ha promesso il primo ministro David Cameron.