Il Brasile non sta vivendo decisamente un bel momento dal punto di vista economico, visto che la recessione non ha allentato la morsa nel 2015 e, purtroppo, picchierà duro anche nel corso del 2016
Reuters ha reso noto di recente che, l’anno scorso, l’economia del Brasile ha fatto registrare un nuovo passo indietro. Mai, negli ultimi 25 anni, l’economia del Paese sudamericano è stata così disastrata. Le agenzie di rating Moody e Standard & Poor’s hanno ridotto a spazzatura, a febbraio, il debito del Brasile facendo riferimento all’impossibilità della nazione di arginare la spesa. Non è quindi un bel momento neanche per le imprese brasiliane, anche per quelle quotate in Borsa. Prima di acquistare azioni di tali aziende è sempre meglio riflettere e magari consultare siti come forex broker sicuri.
L’economista della Capital Economics, Edward Glossop, riferendosi all’attuale situazione del Pil brasiliano, ha spiegato:
“Anche se non pensiamo che il Brasile sia sull’orlo di una crisi finanziaria, la sua posizione rimane debole”.
L’economia brasiliana, nel 2015, ha sconcertato un po’ tutti per il suo trend negativo, il peggiore dell’ultimo ventennio. I motivi secondo gli economisti sono vari, come una diminuzione della domanda cinese e il calo dei prezzi delle materie prime. A pesare sulla situazione brasiliana c’è anche l’inflazione, che si è attestata all’11% circa su base annua. Secondo alcuni analisti, il ‘parossismo inflazionistico’ si verificherà alla fine di marzo. L’esperto di Goldman Sachs, Alberto Ramos, ha rivelato al Financial Times:
“Le prospettive di inflazione rimangono molto impegnative e le autorità stanno trovando sempre più difficile controllare l’inflazione e ancorare le aspettative”.
Il presidente brasiliano Dilma Rousseff e le banche centrali sono finite ultimamente nel mirino delle imprese e degli investitori perché, in un periodo di grande recessione, hanno deciso di aumentare le tasse e ridurre la spesa. C’è bisogno di meno austerità per far ripartire l’economia brasiliana, non pensate?