Black list prodotti agroalimentari: Cina al top

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Cibi cinesi nocivi per la salute

Coldiretti ha promosso, a Napoli, un evento per illustrare la black list dei prodotti agroalimentari. All’evento hanno partecipato moltissime persone. La Cina svetta nella classifica dei cibi più dannosi per la salute

 

 

 

La manifestazione promossa da Coldiretti testimonia che gran parte dei prodotti presenti sulle nostre tavole è nociva e proviene da nazioni come Cina, Vietnam e India. Ebbene, sarebbero proprio i broccoli importati dalla Cina i meno sicuri, così come il prezzemolo vietnamita e il basilico indiano. Tali prodotti agroalimentari fanno veramente male alla salute. Questi ed altri dati sono contenuti nella “Black list dei cibi più contaminati” presentati da Coldiretti, che si è basata sugli esami svolti dal’Agenzia europea per la sicurezza alimentare. Tantissimi agricoltori si sono recati a Napoli per rammentare l’importanza di difendere la dieta mediterranea. Dalla black list dei prodotti agroalimentari si evince, dunque, che gran parte dei prodotti importati dalla Cina rischiano di creare seri danni alla nostra salute. Coldiretti ha ricordato che la Cina ha ottenuto il triste primato anche nel 2015, visto che la maggioranza dei suoi alimenti è piena di additivi, coloranti e micotossine.

In gran parte dei broccoli cinesi, secondo Coldiretti, è stata riscontrata un’eccessiva presenza di sostanze deleterie come Chlorfenapyr, Flusilazole e Pyridaben. Sostanze del genere sono state rilevate in quantità rilevanti anche nel prezzemolo vietnamita e nel basilico indiano. In quest’ultimo è stata accertata anche la presenza  del Carbendazim, sostanza che non si può usare in Italia perché considerata cancerosa. Troppi prodotti agroalimentari nocivi per la salute vengono, dunque, arrivano sulle tavole italiane. Sebbene siano i prodotti cinesi i più pericolosi, nella black list stilata da Coldiretti compaiono alimenti come i piselli del Kenia, il peperoncino della Thailandia e i melograni dell’Egitto. Perché tutti questi prodotti agroalimentari stranieri giungono sulle tavole italiane? Semplice, perché l’Ue ha concesso agevolazioni per le esportazioni a numerose nazioni africane, orientali e sudamericane. Ecco, allora, che è facile ritrovarsi a mangiare anche menta del Marocco e fragole africane. Gli agricoltori italiani sono indignati anche perché in Africa vengono usati pesticidi che in Europa sono banditi. I prodotti agroalimentari italiani sono i più genuini d’Europa, e allora perché gli italiani sono costretti a consumare alimenti nocivi provenienti da altre nazioni? Il presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo, ha detto:

“Non c’è più tempo da perdere e occorre finalmente rendere pubblici i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero per far conoscere anche ai consumatori i nomi delle aziende che usano ingredienti stranieri”.

Bisogna dire basta ai cibi nocivi sulle nostre tavole. L’Italia produce cibi genuini e non può permettersi di mangiare prodotti scadenti provenienti da altre nazioni! Il primo indicatore della bassa qualità di un prodotto agroalimentare è il prezzo: se è basso è altamente probabile che la qualità è pessima; inoltre è alto il rischio di assumere sostanze nocive. Molte aziende, soprattutto straniere, non si fanno scrupoli e pur di massimizzare i loro profitti usano materie prime di infima qualità. Tra i prodotti agroalimentari importati che fanno male alla salute ci sono anche le arance dell’Uruguay, il riso indiano e i cachi israeliani. Bisogna fare attenzione a cosa si mangia perché la salute viene prima di tutto!