Ogni giorno, tante persone cercano di trovare una vita più dignitosa in Europa e scappano dalle loro nazioni, dove regnano fame, povertà e guerre. Ecco perché l’Europa si trova a fronteggiare un momento alquanto ‘delicato’ sul versante dei flussi migratori
Uomini, donne, anziani e bimbi, giornalmente, fanno il possibile, a volte rischiando la vita, per fuggire dalla guerra e dalla povertà. Lo sa bene Bibihal Mirzaji, una donna afghana di 105 anni che ha lasciato la sua terra per recarsi in Svezia. Bibihal ha viaggiato assieme agli altri profughi che voglio recarsi in Nord Europa. Nonostante la veneranda età, la Mirzaji è riuscita a camminare a lungo e, quando le forze venivano meno, è stata presa in braccio dal nipote 19enne, anche lui diretto in Svezia.
E’ toccante la storia dell’ultracentenaria, che ha camminato tanto, troppo per una donna della sua età, prima di giungere in Europa. L’anziana indossa solo una coperta marrone e una sciarpa verde ed ora è monitorata dal personale del campo profughi Opatovac. Sebbene sia stanca, Bibihal è felice perché a breve realizzerà il suo sogno: vivere in Svezia.
I poliziotti croati, giorni fa, sono rimasti sbigottiti quando hanno letto il documento d’identità dell’ultracentenaria. Non gli era mai capitato niente di simile. Bibihal si trovava tra i tanti profughi ammassati in una zona poco distante dal confine con la Serbia. Domagoj Dzigumovic, portavoce della Polizia, ha reso noto che l’anziana afghana era insieme a molti parenti.
La storia dell’ultracentenaria dimostra che la guerra e la fame fanno paura a tutti, piccini, adulti e anziani. Da fonti di Belgrado si apprende che un quarto dei profughi finora arrivati in Europa è rappresentato da bimbi, di cui molti senza genitori. Non si arrestano ancora i flussi migratori. C’è bisogno di uno sforzo congiunto delle nazioni europee per fronteggiare questa grossa ondata migratoria.
Domenica scorsa, a Bruxelles si è svolto un summit per fare il punto della situazione.