Berta Caceres Uccisa in Casa: Ambientalista che Dava Fastidio
La sua colpa è stata quella di battersi sempre e comunque per la difesa per l’ambiente e degli indigeni. Ieri un commando ha ucciso nella sua abitazione Berta Caceres
Dava fastidio, e anche molto, la Caceres, fervente ambientalista dell’Honduras che l’anno scorso ottenne il Premio Goldman per le sue numerose lotte ecologiste e in difesa degli indigeni. Ieri, mentre dormiva nella sua abitazione di La Esperanza, alcuni uomini armati sono entrati e l’hanno freddata. Per molti si è trattato di una vera e propria esecuzione pianificata da tempo. Hugo Maldondo, presidente del Comitato per la difesa dei diritti umani, ha dichiarato:
“Due uomini hanno fatto irruzione nella casa di Caceres intorno all’una del mattino e l’hanno freddata a colpi d’arma da fuoco”.
Il presidente dell’Honduras Juan Orlando Hernandez è sconvolto per l’uccisione dell’attivista e pretende che le forze di sicurezza individuino al più presto coloro che hanno compiuto un crimine così efferato. Le Ong che difendono l’ambiente e i diritti umani, però, sono certe che l’uccisione della Caceres sia stato ordito a tavolino perché la donna dava fastidio e, recentemente, aveva anche ricevuto minacce di morte. Le autorità le avevano promesso anche una scorta che, però, non è mai arrivata.
Nel 2015, la Caceres ha vinto il Premio Goldman per la sua tenace opposizione alla realizzazione della diga Agua Zarca in quanto, secondo lei, avrebbe ostacolato “l’approvvigionamento di acqua, alimenti e medicine di centinaia di indigeni, ignorando il loro diritto a una gestione sostenibile del loro territorio”. Dopo aver ricevuto il prestigioso riconoscimento, Berta affermò:
“Viviamo in un Paese nel quale il 30% del territorio è stato consegnato alle multinazionali dell’industria mineraria, dove sono stati lanciati progetti aberranti, in un’ottica neoliberale secondo al quale l’energia non è più un diritto fondamentale per l’umanità”.
Tutti, o quasi, sapevano che la Caceres rischiava grosso per le sue lotte in difesa dell’ambiente. Noi ci domandiamo: perché non ha ottenuto una scorta?