E’ allarmante il fatto che i batteri diventano sempre più resistenti agli antibiotici. Efsa ed Ecdc reclamano un utilizzo più oculato degli antibiotici
Gli esperti raccomandano di lavarsi spesso le mani per ridurre il rischio di trasmissione di batteri. Certo, oggi la tecnologia peggiora la situazione. Perché? Beh, è stato scoperto che gli smartphone rappresentano dei veri covi di batteri. Molte persone, infatti, usano tali dispositivi senza essersi lavati le mani precedentemente.
Le previsioni sono allarmanti: entro il 2050 perderanno la vita sempre più persone sia per i tumori che per i batteri super resistenti.
Il problema è grave. Per questo, recentemente, il Ministero della Salute ha promosso una conferenza per rimarcare la problematica dei batteri super resistenti.
Sia l’Istituto Superiore di Sanità che il Ministero della Salute ricordano che per fronteggiare il rafforzamento dei batteri non si dovrebbero usare gli smartphone negli ospedali, visto che rappresentano delle vere sorgenti di batteri; gli antibiotici, poi, dovrebbero essere assunti appropriatamente.
E’ preoccupante il fatto che l’Italia rappresenta la nazione europea dove i batteri sono maggiormente resistenti agli antibiotici. Non è un caso che il Belpaese sia lo stato dove c’è un maggior consumo di antibiotici. La Grecia occupa la seconda posizione. C’è un vero abuso di antibiotici soprattutto al Centro e Sud Italia. Tutto ciò ha effetti negativi, visto che i batteri si rafforzano e resistono alla stragrande maggioranza degli antibiotici.
Bisogna dunque ricordarsi sempre di pulire i nostri smartphone e tablet, in quanto li portiamo nei posti più disparati, quindi è inevitabile che diventino fonti di germi. Un inquietante studio condotto da un team di ricercatori dell’Arizona dimostrò che sugli smartphone ci sono più germi dei wc.
Smartphone e tablet vanno puliti costantemente ma non diventate maniaci della pulizia. Non serve. Lo studioso di malattie infettive Dubert Guerrero ha affermato:
“Passare un panno in microfibra umido sui dispositivi è sufficiente a eliminare quasi tutti i batteri più comuni”.