Bansky does New York: film su caccia al tesoro ideata da celebre street artist
Domani, 7 settembre 2015, arriverà nelle sale italiane “Bansky does New York”, film diretto da Chris Moukarbel che parla di un interessante piano del noto street artist
La pellicola verrà lanciata proprio in occasione dell’inaugurazione di Dismaland, pauroso parco divertimenti in Inghilterra voluto da Bansky. Quest’ultimo, il 1 ottobre 2013, iniziò a personalizzare con la sua arte diverse zone di New York senza che nessuno potesse scovarlo. L’imprendibile street artist diede vita, così a una sorta di caccia al tesoro. Tutti in cerca delle aree della ‘Big Apple’ dove Bansky aveva realizzato opere.
Il progetto newyorkese di Bansky durò 31 giorni. Si parlò molto dell’impresa del celebre street artist, che stupì tante persone, come il fondatore Brooklyn Street Art Museum, Steve P. Harrington.
“Bansky ha inventato una caccia al tesoro in cui dovevi andare e cercare qualcosa in una parte della città dove non eri mai stato prima”, ha asserito Harrington. Bene, il film parla della caccia alle opere di Bansky a New York, contenendo anche molte foto e video di ‘cacciatori di Bansky’, ovvero quelle persone che si erano messe alla ricerca delle zone dove lo street artist aveva lasciato il segno.
Ogni giorno, Bansky condivideva i graffiti realizzati sul suo account Instagram. Grazie alle sue opere, l’artista ha voluto e vuole scuotere gli animi ed indurre gli le osserva alla riflessione. Ecco perché a New York sono stati creati graffiti su temi importanti come le atrocità perpetrate sugli animali dagli imprenditori della carne o i salari nei fast food.
Terminiamo questo articolo con una frase apparsa sul sito di Bansky: “E’ fuori, all’esterno che l’arte dovrebbe vivere, tra di noi, dove può agire come un servizio pubblico, promuovere un dibattito, dare voce alle preoccupazioni e forgiare identità. Non vogliamo forse vivere in un mondo fatto di arte, e non solo decorato dall’arte?