Doccia per i maggiori operatori del settore delle comunicazioni mobili, visto che l’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato li ha sanzionati duramente per presunte pratiche commerciali improprie. Insomma, gli utenti avrebbero pagato prodotti non richiesti. Le sanzioni irrogate ammontano a circa 5,1 milioni di euro.
Telecom, Vodafone, Wind e H3G si sarebbero comportate scorrettamente in merito al lancio dei servizi premium accessibili sul web mediante dispositivo mobile. “Nei confronti di H3G, in ragione dei rilevanti effetti delle condotte attuate, è stata disposta anche la pubblicazione di un estratto del provvedimento”, ha argomentato l’Antitrust.
L’anno scorso sono state segnalate dagli utenti forniture non richieste e il contestuale addebito sul credito telefonico di servizi premium, come giochi e video a cui si accede mentre si naviga in mobilità attraverso pop up, banner e landing page.
L’Antitrust ha iniziato ad indagare in merito, facendosi aiutare anche dalla Guardia di finanza ed ha accertato la pratica commerciale scorretta.
“Da un lato l’omissione di informazioni circa il fatto che il contratto di telefonia mobile sottoscritto preabilita la sim alla ricezione dei servizi a sovrapprezzo, nonché circa l’esistenza del blocco selettivo per impedire tale ricezione e la necessità per l’utente che voglia giovarsene di doversi attivare mediante una richiesta esplicita di adesione alla procedura di blocco. Dall’altro l’adozione da parte dell’operatore di telefonia mobile di un comportamento qualificato come aggressivo, consistente nell’attuazione di una procedura automatica di attivazione del servizio e di fatturazione in assenza di qualsiasi autorizzazione da parte del cliente al pagamento, nonché di qualsiasi controllo sulla attendibilità delle richieste di attivazione provenienti da soggetti quali i fornitori di servizi estranei al rapporto negoziale fra utente e operatore” recita una nota dell’Antitrust.