Addio a Günter Schabowski: Artefice Caduta Muro di Berlino
Ieri, 1 novembre, è venuto a mancare Günter Schabowski, ex leader della DDR che per molti è stato l’artefice della caduta del muro di Berlino. Schabowski aveva 86 anni ma le sue parole, dette per sbaglio, cambiarono la storia. In realtà Günter chiarì spesso di essere cosciente del calibro delle sue parole. L’86enne è morto in una casa di cura berlinese
Ricordiamo che il muro di Berlino venne edificato nel 1961 per fermare i flussi di persone che provenivano dalla DDR. Molti ritengono che l’idea di costruire il muro venne al successore di Stalin, Nikita Kruscev. La caduta del muro, invece, venne favorita, anche se per sbaglio, da Günter Schabowski. Il portavoce della Germania comunista, infatti, durante un’intervista all’Ansa, rese noto un provvedimento che consentiva a tutti di recarsi nella Germania occidentale, sottolineando la sua validità “ab sofort, unverzuglich”, ossia immediatamente.
“Ah…oggi abbiamo deciso su un nuovo regolamento che rende possibile per ogni cittadino della Repubblica Democratica Tedesca di… uscire attraverso i posti di confine… della… Repubblica Democratica Tedesca”. Queste parole cambiarono, indubbiamente, la storia del ‘900.
E’ indubbio che le parole proferite da Günter Schabowski rimbalzarono su tutti i tg della Germania occidentale, e non solo. Era il 9 novembre 1989. La notizia fece esultare tantissime persone che dall’Est si misero in viaggio verso il muro, allontanandosi dalla DDR, simbolo del comunismo. Le guardie nei pressi del muro di Berlino non poterono far altro che far passare le persone, non aspettandosi un’affluenza del genere. Il muro cadde così, all’improvviso. Quel simbolo di divisione, molto odiato, cadde per un errore, quello di Günter Schabowski.
Il portavoce della Germania comunista avrebbe solamente dovuto comunicare che i cittadini della Germania dell’Est, a partire dal giorno seguente, avrebbero potuto ottenere nuovi ‘permessi speciali’ per entrare nella Germania dell’Ovest. Invece, Schabowski, sbagliò a parlare. Un errore importante che ha cambiato la storia.
Dopo la caduta del muro di Berlino, Günter diventò giornalista per un quotidiano Berlinese.