Aborto tragico al Cardarelli: 20enne muore inspiegabilmente

Choc all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove una 20enne è morta dopo essersi sottoposta a una interruzione volontaria della gravidanza

 

Appresa la dolorosa notizia, i familiari della giovane hanno iniziato a litigare in modo acceso nel nosocomio, fino a venire alle mani. E’ stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine per sedare gli animi.

La morte di Gabriella Cipolletta, ragazza di Mugnano, è avvenuta oggi verso le 12. Un evento tragico che i parenti della 20enne certo non si aspettavano.

Franco Paradiso, direttore sanitario del Cardarelli, ha cercato di ripercorrere gli attimi drammatici di oggi nel nosocomio:

“Ha avuto una emorragia in sala operatoria, poco dopo l’interruzione volontaria di gravidanza; poi la situazione precipitata. Il medici le hanno praticato 4 trasfusioni, hanno eseguito una laparotomia esplorativa per capire le ragioni di quella emorragia improvvisa, però non hanno riscontrato nessuna problematica a livello pelvico. E’ intervenuto anche il primario, la paziente è stata trasportata in rianimazione. Ma non c’è più stato nulla da fare. Il decesso è avvenuto a causa della perdita di sangue”.

Il direttore sanitario è affranto e si stringe al dolore che stanno provando i parenti della Cipolletta:

“C’è tanta amarezza da parte degli operatori e dei familiari. Una ragazza così giovane è morta per una pratica di per sé abbastanza comune. E’ il primo incidente capitato al Cardarelli in 25 anni di attività… E’ difficile dare una spiegazione. L’interruzione di gravidanza è stata effettuata alla 11esima settimana, i protocolli sono stati eseguiti secondo gli standard e risultati nella norma, così come non ci sono state segnalazioni nella fase di preospedalizzazione. Non è risultato nessun tipo di deficit”.

Quelle che sembrano operazioni sanitarie di routine, spesso, danno luogo a tragedie. In Italia sono morte molte donne durante l’interruzione volontaria di gravidanza, come Lucia Reis Mariano, una 37enne brasiliana morta 3 anni fa al Niguarda di Milano. La donna spirò 2 ore dopo l’interruzione volontaria della gravidanza.