Esistono diverse tipologie di imballaggio, ognuna delle quali è adatta a specifiche esigenze e prodotti. Tra le principali categorie di imballaggi c’è sicuramente quella dei cartoni per spedizioni. Questi articoli sono tra i più richiesti e acquistarli online presso aziende specializzate come Imballaggi 2000, che curano ogni aspetto nei minimi dettagli, consente a chi spedisce di trovare il giusto compromesso tra qualità e prezzo.
Nelle prossime righe andremo a vedere quali sono i migliori materiali per l’imballaggio e capiremo anche la distinzione tra imballaggio primario, secondario e terziario.
Quali sono i migliori materiali per l’imballaggio
L’imballaggio è più di una semplice scatola che contiene il tuo prodotto. Per una azienda si tratta di uno strumento di marketing che deve essere realizzato con cura, così da riuscire a fornire la migliore presentazione possibile per il tuo prodotto.
I materiali di imballaggio possono essere fatti di carta, plastica, vetro, metallo o altri materiali. Ci sono pro e contro per ogni tipo di materiale ed è importante riuscire a determinare cosa funzionerà meglio per il tuo prodotto e la tua azienda.
La maggior parte delle volte, il materiale più utilizzato è il cartone, facilmente riciclabile, pratico, elegante ed economico.
Gli imballaggi di cartone si distinguono principalmente a cartone a un’onda o a più onde. Il numero di onde del cartone sono direttamente proporzionali alla resistenza del contenitore e al peso che riesce a sopportare.
Norme che regolano l’imballaggio
Ogni tipologia di imballaggio è completamente differente dalle altre e i materiali hanno tutti un particolare percorso di smaltimento che bisogna obbligatoriamente rispettare.
Il CONAI è l’organo di riferimento che si occupa dello smaltimento dei rifiuti. Il consorzio nazionale degli imballaggi è nato nel 1997, anno in cui è stato emanato il decreto Ronchi.
Ad ogni prodotto deve corrispondere un determinato imballaggio che viene disciplinato da leggi con restrizioni molto precise e severe. Per esempio, tutti i prodotti alimentari, devono essere imballati con tutti materiali che non possono in alcun modo rilasciare delle sostanze tossiche e devono essere in grado di assicurare al prodotto una totale protezione sanitaria. Questo discorso è valido sia per prodotti alimentari freddi che per quelli caldi. Tutti gli imballaggi di prodotti alimentari devono impedire l’accesso di eventuali microbi tossici ed essere resistenti all’attacco di insetti e roditori.
Imballaggio primario
L’imballaggio primario è quello che possiamo definire primo rivestimento, il materiale che avvolge il singolo prodotto pronto al consumo. Stiamo parlando dell’imballaggio che contiene il prodotto stesso, quello destinato esclusivamente al consumatore finale, per esempio la busta di plastica dell’insalata o la bottiglia di vetro per il vino.
Si tratta dell’imballaggio più importante sotto il punto di vista sanitario, perché protegge il prodotto e impedisce che venga alterato entrando in contatto con gli agenti esterni.
Imballaggio secondario
L’imballaggio secondario, è anche conosciuto come multiplo. È l’insieme di un numero predefinito di prodotti specifici. Solitamente è possibile trovarlo direttamente nel punto vendita e può essere rimosso senza modificare in nessun modo le caratteristiche del singolo prodotto.
L’imballaggio multiplo è molto utile nei punti vendita soprattutto per rifornire gli scaffali e viene manipolato sia dal venditore che dal consumatore. Un esempio pratico di imballaggio secondario è la plastica che tiene insieme sei bottiglie contemporaneamente, oppure il cartone che raggruppa diverse lattine di birra tutte insieme.
Imballaggio terziario
A differenza degli altri due imballaggi visti in precedenza, il terziario, non viene mai manipolato dal consumatore, ma si utilizza solamente nella catena di distribuzione.
È l’imballaggio che agevola il processo di logistica e lo spostamento di un numero importante di singole unità di vendita o di imballaggi secondari. Stiamo parlando per esempio di bancali o di pallet.