Quando il bambino inizia ad avere qualche mese, è naturale che i neo genitori si interroghino sull’orientamento da dare alla sua educazione negli anni successivi.
Di riferimenti utili per rispondere a questa domanda ne esistono diversi. Sul web ovviamente abbondano le risorse valide, tra le quali è possibile citare il sito Direfareducare.it.
Grazie a riferimenti come questo è possibile informarsi meglio in merito a orientamenti educativi come quello steineriano. Quali sono le sue caratteristiche? Nelle prossime righe, vediamo assieme alcune specifiche in merito.
Metodo educativo steineriano: le basi
L’educazione steineriana è stata elaborata dal filosofo Rudolf Steiner. L’obiettivo di questo progetto prevede il fatto di coprire le esigenze educative e formative del bambino e dell’adolescente dai primissimi anni di vita fino al compimento della maggiore età.
Filosofo e pedagogista di fama internazionale, Steiner, nato nel 1861 e venuto a mancare nel 1925, ha basato il suo progetto nell’ambito dell’educazione sulla centralità della stimolazione di diverse facoltà del giovane.
Quali di preciso? Quelle cognitive – intellettuali, quelle creativo – artistiche e le facoltà pratico – artigianale. Ciascuna di esse corrisponde a un aspetto della vita dell’individuo. Nel primo caso si parla del pensiero, nel secondo del sentimento e nel terzo della volontà. Tutte queste doti sono presenti in ogni esseri umano.
Detto questo, vediamo nel dettaglio i principi della pedagogia steineriana. Come vedrai dalle prossime righe, sono dieci.
I principi della pedagogia steineriana
Come poco fa ricordato, i principi della pedagogia di Rudolf Steiner sono dieci. Vediamo i dettagli di ciascuno di essi.
- Antropologia evolutiva: a detta di Steiner, il percorso educativo deve essere fortemente legato alle necessità evolutive del bambino. Quest’ultimo, crescendo, impara pian piano qual è il suo ruolo nella società.
- Importanza delle discipline artistiche: l’insegnamento delle materie artistiche è fondamentale per la pedagogia steineriana. Secondo il filosofo austriaco, le materie artistiche consentono di ottimizzare la coordinazione occhio – mano.
- Intelligenza manuale: secondo Steiner, le attività manuale hanno un forte valore pedagogico e permettono di mantenere in allenamento il cervello.
- L’importanza dell’amore per la natura: durante i percorsi educativi steineriani, viene dato molto risalto all’amore per la natura sia dal punto di vista pratico – organizzazione di laboratori di agricoltura – sia per quel che concerne l’alimentazione, che dovrebbe avere caratteristiche biodinamiche.
- Apprendimento per immagini: ogni volta che un insegnante interagisce con i propri alunni, soprattutto se piccoli, non deve dimenticare che imparano innanzitutto per immagini. Accentuando questo aspetto è possibile otimizzare le loro capacità di rappresentazione.
- L’importanza delle fiabe: secondo le teorie pedagogiche di Rudolf Steiner, le fiabe ricoprono un ruolo fondamentale nei processi di apprendimento dei bambini. Fondamentali per lo sviluppo della fantasia, rappresentano un punto di riferimento cruciale quando si tratta di aiutare i più piccoli a comprendere le proprie emozioni.
- Il ruolo delle bambole di Waldford: caratterizzate da una definizione dei tratti del viso pressoché inesistente, queste bambole aiutano il bimbo a sviluppare al meglio l’immaginazione.
- La pedagogia curativa: con questo approccio, Steiner si proponeva di guidare l’evoluzione del giovane anche nel corso dei momenti di difficoltà.
- Emulazione e sperimentazione: quando ci si addentra nei meandri dell’educazione steineriana, è necessario ricordare che i più piccoli imparano sempre imitando quanto fatto dai genitori.
- Gli insegnanti sono degli educatori: non è un caso che, nel corso dei primi 8 anni del ciclo scolastico, seguano sempre la stessa classe.
Concludiamo ricordando che un altro aspetto molto importante dell’educazione steineriana è l’ampio spazio dato all’insegnamento delle lingue straniere.