Modella pakistana uccisa dal fratello: contestava consuetudini ancestrali

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Modella pakistana strangolata dal fratello: sfidava usi ancestrali

Una modella pakistana, Qandeel Baloch, al secolo Fauzia Azee, è stata strangolata dal fratello. L’avvenente 26enne si opponeva alle ataviche consuetudini pakistane ma ha pagato con la vita la sua convinzione.

Modella ha pagato con la vita la sua opinione

La Baloch era una splendida ragazza, molto nota soprattutto sui social per le sue frasi contro gli usi e costumi pakistani, secondo lei ancestrali e fuori dal mondo. E’ molto rischioso, però, in Pakistan ‘sbandierare’ una tale opinione, soprattutto se si è donna. In Pakistan, così come in altre nazioni del mondo, le donne sono ritenute dei meri oggetti, e quindi spesso vessate e violentate. L’aguzzino della modella pakistana è stato proprio il fratello, che le ha messo le mani al collo, probabilmente durante un violento litigio, e l’ha strangolata. La notizia è stata subito diffusa da tabloid e siti web di Islamabad. I parenti della Azee hanno riferito che, verosimilmente, si è trattato di un delitto d’onore. All’uomo, insomma, non andava giù che la sorella avesse una visione così aperta su certi argomenti. Una prima relazione stilata dalla Polizia di Multan City recita:

“Sul corpo della modella non vi sono ferite, a parte segni sul collo che indicherebbero una morte per strangolamento”.

Modella pakistana aveva destato scalpore per foto irriverenti

Il fratello della modella pakistana è attualmente ricercato. Secondo il commissario Azhar Akram, comunque, l’uomo avrebbe passato la nottata in casa anche dopo aver ucciso la sorella. Un episodio che testimonia quanto sia lontano ancora il progresso dal Pakistan, nazione ancora imperniata su tradizioni risalenti e contrastanti al mondo di oggi. Se un uomo o una donna ha una mentalità aperta non deve fare altro che lasciare tale Paese. La modella pakistana uccisa nelle ultime ore aveva destato scalpore, ultimamente, per aver postato diverse foto provocatorie, tra cui una che la ritraeva assieme a un religioso musulmano. Qandeel Baloch ha giocato con il fuoco ed è rimasta bruciata. Il suo sacrificio, però, sarà da esempio per tutte le donne che lottano per l’affermazione dei loro diritti.

Pakistan: delitti d’onore commessi ogni giorno

In Pakistan, secondo recenti statistiche, ogni giorno vengono commessi delitti d’onore tra le mura domestiche. I genitori della Baloch hanno rivelato al The Express Tribune che la figlia è stata strangolata venerdì pomeriggio dal fratello, durante una lite. Sembra che i fratelli della modella pachistana l’avessero più volte invitata a lasciare il mondo della moda. Lei, però, era tenace, non pensando mai minimamente a lasciare quel mestiere che amava più di ogni cosa nella vita. Il suo Paese, però, limitava la sua libertà, la ostacolava, la voleva far apparire come diversa e blasfema. Qandeel voleva solo coltivare la sua passione, niente di più.

Wasil, il fratello della modella pakistana uccisa ieri nel Punjab, era molto irritato dalle numerose foto, ritenute oscene, che la sorella aveva postato recentemente sui social. Durante l’ennesimo litigio, Wasil è uscito fuori di sé ed ha strangolato la sorella. Ora è ricercato dalla Polizia.

Episodio condannato anche dal premio Oscar Sharmeen Obaid-Chinoy

Il femminicidio avvenuto in Pakistan nelle ultime ore ha avuto un forte impatto mediatico ed ha riaperto le polemiche sulle pessime condizioni delle donne in tale nazione. L’episodio è stato condannato anche dal regista Sharmeen Obaid-Chinoy, che quest’anno ha vinto l’Oscar col documentario “A Girl In The River: The Price Of Forgiveness”.