Brutto episodio di omofobia a Rovigo, città amministrata dal sindaco Massimo Bergamini. Un barista 24enne, Andrea Ceciliato, è stato insultato da un gruppo di ragazzi dopo un turno di lavoro. Il 24enne, gay dichiarato, ha deciso di confessare la sua brutta esperienza. E’ pronto a denunciare la combriccola di insolenti.
Quando l’omofobia è alimentata da chi dovrebbe dare l’esempio
Sembra che a Rovigo gli episodi omofobici stiano proliferando. Un motivo a tutto questo, in realtà, c’è. Il sindaco Bergamin, infatti, ha affermato che nel Comune che amministra non celebrerà nozze tra persone dello stesso sesso. Un tale atteggiamento non ha fatto altro che alimentare l’omofobia nel capoluogo veneto. Ceciliato ha dichiarato:
“Sono stato inseguito ed insultato in pieno centro perché non nascondo la mia omosessualità. Non ci posso ancora credere, per un attimo ho temuto che mi prendessero a sassate. Mai vista tanta rabbia nei confronti della diversità. Il tutto grazie alle dichiarazioni omofobe del sindaco Massimo Bergamin. Erano circa le 23, stavo transitando in via Boscolo quando ho incrociato un gruppo di ragazzi. Saranno stati in 20. A un certo punto, uno di loro si è rivolto a me con questi toni: ‘Ehi, frocio di merda’. E da lì sono partiti una serie di pesanti insulti da parte del resto del gruppo. Tutti i ragazzi hanno iniziato ad urlarmi addosso frasi omofobe con una rabbia ed una cattiveria mai vista. Io continuavo a camminare, avevo le gambe che mi tremavano dal dispiacere e dallo sdegno. Uno di loro ha iniziato ha iniziato a seguirmi continuando ad urlare ‘frocio, frocio di merda girati’…“.
Sindaco di Rovigo: “Sposare due gay è come sposare un uomo con un cavallo”
Alla fine il barista di Rovigo è riuscito a tornare a casa indenne. Ha segnalato, però, l’episodio di omofobia alla Polizia: non è escluso che nei prossimi giorni presenterà denuncia. Andrea, omosessuale dichiarato, lavora al bar Dersut di Rovigo e imputa tale clima di avversione verso i gay alle recenti affermazioni del sindaco Bergamin, secondo cui sposare due persone dello stesso sesso sarebbe come sposare un uomo con un cavallo. Beh, sono parole che si commentano da sole, chiaramente discriminatorie.