E’ dura la vita per chi riceve un avviso di sfratto. Molti non riescono ad accettare la situazione e compiono gesti inconsulti. Un 42enne di Torino, ad esempio, questa mattina ha minacciato di farsi saltare in aria. La palazzina dove vive l’uomo, in via Chiusella 7, è stata evacuata dai vigili del fuoco e dai carabinieri. L’uomo non accetta lo sfratto e potrebbe compiere gesti sconsiderati, come far uscire gas e causare l’esplosione dello stabile. Ecco perché i condomini sono stati invitati ad uscire immediatamente.
“Faccio scoppiare tutto”, avrebbe detto il 42enne quando ha visto le forze dell’ordine, intervenute per eseguire lo sfratto.
I carabinieri stanno cercando di calmare l’uomo, convincendolo ad aprire la porta della sua abitazione. Non è la prima volta che si parla di crisi legata agli sfratti in Italia. Molti inquilini, negli ultimi anni, si sono suicidati dopo l’avviso di sfratto. In molte città italiane, come Bologna e Roma, i movimenti che si battono per il diritto all’abitare si battono da anni per evitare un vero e proprio massacro sociale perpetuato dalle istituzioni in nome del ‘dio denaro’, del profitto e della speculazione. Sono state più volte chieste moratorie degli sfratti per evitare altri suicidi di persone innocenti, che non sanno dove vivere.
Bisogna destinare risorse alle fasce più deboli della società, ai poveri, agli indigenti, a chi non ha una casa, a chi ha ISEE pari a 0. E’ ipocrita chi dice che le risorse non ci sono perché, a quanto pare, fondi per pagare i vitalizi agli ex parlamentari ci sono, eccome! C’è bisogno, dunque, di un razionale sfruttamento delle risorse pubbliche: una parte di queste dovrebbero essere destinate a progetti di edilizia pubblica perché nessuno deve restare senza casa. Ognuno ha il diritto a una casa. Basta morti e lacrime legate agli sfratti, basta emergenza abitativa!