Olio di palma fa male: monito Efsa

0
Olio di palma pericoloso

Non si fa altro che parlare di olio di palma e della sua presunta tossicità. ma in realtà tale alimento fa male?

 

 

L’Efsa, Agenzia europea per la sicurezza alimentare, mette in guardia sui danni che provoca l’olio di palma, alimento contenente composti tossici, quindi dannosi per la salute umana. L’olio di palma fa male a tutti, soprattutto ai bimbi. Questo è il parere dell’Efsa, lo ribadiamo. Sarebbero determinate sostanze, ovvero i contaminanti da processo a base di glicerolo, il vero problema per la salute di grandi e soprattutto dei piccoli. Tali sostanze sono presenti anche in altri alimenti, come margarina e diversi oli vegetali. Le sostanze temibili, secondo l’Efsa, si generano soprattutto durante il processo di raffinazione degli oli vegetali, che avviene ad alte temperature. Consumare dolci prodotti con margarine ed oli vari, dunque, rappresenta un serio pericolo, soprattutto per i bimbi. Helle Knutsen, presidente del gruppo CONTAM, ha spiegato:

“Ci sono evidenze sufficienti che il glicidolo sia genotossico e cancerogeno, pertanto il gruppo CONTAM non ha stabilito un livello di sicurezza per i GE… L’esposizione ai GE dei bambini che consumino esclusivamente prodotti per i lattanti costituisce motivo di preoccupazione, in quanto è fino a 10 volte quella che sarebbe considerata di lieve preoccupazione per la salute pubblica”.

Il gruppo di esperti ha comunque scoperto che il livello di GE presente nei grassi e nell’olio di palma è calato, tra il 2010 e il 2015, poiché i produttori sono diventati più responsabili. Molti hanno dipinto l’olio di palma come una sostanza sana, altri la stigmatizzano in quanto dannosa per la salute di grandi e piccoli. Ricordiamo che l’olio di palma è molto utilizzato anche per la produzione di snack e merendine per bimbi. L’olio di palma è un prodotto naturale, è vero, ma il suo vero problema è l’alto contenuto di grassi saturi. I bimbi soprattutto devono fare attenzione a merendine e dolciumi, perché rischiano di assumere troppi grassi. In Italia la discussione sull’olio di palma e sulla sua presunta tossicità è impazzata tempo fa e vede protagonisti, da un lato, chi è contrario a tale alimento (ad esempio i promotori della petizione Stop Olio di Palma); dall’altro chi ne conferma la non pericolosità (ad esempio l’Aidepi).

Usare l’olio di palma per aziende del settore dolciario è una manna dal cielo perché, rispetto ad altri oli e grassi, rende i prodotti più gustosi e inoltre conservabili per più tempo. L’olio di palma deriva da piantagioni che si trovano principalmente in Malesia e in Indonesia: da una piccola piantagione si ottiene molto più olio rispetto, ad esempio, ai girasoli e alla soia. E’ indubbio che i moniti sulla presunta pericolosità dell’olio di palma rappresentano un danno per le aziende che operano nel settore alimentare e non solo, visto che l’olio di palma viene usato in numerosi ambiti, come quello cosmetico. Ricordiamo che tale alimento viene sfruttato anche da molte friggitorie e ristoranti perché costa poco. Bisogna dunque demonizzare l’olio di palma per la sua presunta cancerogenicità? Beh, noi pensiamo che non bisogna trarre conclusioni affrettate e ricordiamo che alcuni studi hanno confermato che la sostituzione dell’olio di palma grezzo ad altri oli nella dieta, pur determinando un incremento del livello dei triglicerdi, favorisce un aumento del colesterolo buono.