Habemus data, e molto terrore. Il Remake della serie anni 90, bandita ai coulrofobici, è pronto a terrorizzare le generazioni degli anni 2000. La data di release del film, che si annuncia un degno erede dell’incubosa serie originale, è fissata per il 18 settembre 2017. Torneranno a galla i nostri peggiori incubi. Riuscirà Will Poulter a far dimenticare il volto raccapricciante di Tim Curry? Nei nostri incubi peggiori, di bambini, IT tornerà a regalarci un palloncino o a scappare, furtivamente, dalle fogne. Sarà un sequel senza effetti speciali, secondo quanto ha confermato il regista. Il terrore concreto scorre già tra le righe del romanzo di Stephen King; libro che ha per sempre mutato l’idea del clown nell’immaginario comune, da simpatico intrattenitore a diabolico divoratori di bambini. Entrare in un circo, per noi degli anni ’90, non è mai più stato lo stesso, dopo quella serie.
La paura del Remake è comprensibile. Spesso snaturano storie incredibili, trasformandole in goffi spettri di loro stessi. Il filo conduttore tra le vicende sovente è rappresentato dal titolo e da poco più. Oggigiorno i recettori della paura vengono stimolati con iperbolici effetti che nulla hanno a che vedere con una storia quotidiana che, frame dopo frame, entri nelle nostre notti, trasformandosi nell’incubo peggiore. IT è stato ciò. L’incubo peggiore di una generazione spaventata; e riprodurre quel tormento, quella magia nera, quel terrore che innaffia il quotidiano e lo bagna di sangue può essere merito solo di un grande regista. Andres Muschietti ha una grossa responsabilità: insegnare alla generazione 2000 ciò che, davvero, fa paura.