Il bilancio del terrore resta fermo a 32 vittime. 250 i feriti, di cui 61 in terapia intensiva. E’ tragico e grave il bilancio il giorno dopo la strage, il giorno dopo il cuore dell’Europa ferito a morte per ripicca, a seguito dell’arresto di Salah Abdeslam. Purtroppo, potrebbe esserci un’altra vittima. Si tratta di Patrizia Rizzo, 48enne italo-belga impiegata presso la Commissione Europea Della Ricerca. Il suo silenzio dal giorno della strage ha allarmato la famiglia, in loco per le dolorose operazioni di riconoscimento, rese complicate dallo stato di ritrovamento delle vittime dopo le terribili esplosioni nel convoglio alla stazione di Maelbeek. Lei, quel treno lo prendeva, ogni mattina, da infaticabile lavoratrice qual era, per recarsi al lavoro. L’avrà preso anche ieri l’altro mattina?
Si cercano disperatamente segni particolari che possano aiutare o scongiurare un eventuale riconoscimento ed, intanto, i familiari lanciano messaggi di aiuto su Facebook. Si cerca negli ospedali, nella speranza di una buona notizia, in mezzo all’orrore, di un barlume di speranza nella disumanità degli accadimenti di due giorni fa.
Intanto, sono stati dimessi i tre italiani coinvolti negli attentati. Per fortuna, nessuno di loro risulta in pericolo di vita. Ci auguriamo che possa essere lo stesso per Patrizia Rizzo anche se, più passa il tempo, più si affievoliscono le speranze di ritrovarla viva.