Massimo Troisi avrebbe compiuto ieri, 19 febbraio 2016, 63 anni. Un attore unico, inimitabile, un napoletano vero che ha saputo egregiamente trasportare la sua città nel cinema
In occasione del 63esimo anniversario della nascita di Massimo Troisi, a Napoli sono stati organizzati molti eventi per ricordarlo, tutti all’insegna dell’arte e del cinema. Stupendo “Massimo nel cuore”, evento promosso dal Comune di Napoli, a cui hanno preso parte molti artisti e amanti del cinema e del teatro. Splendida occasione per ricordare Massimo e la sua arte. Se l’artista fosse rimasto in vita, probabilmente si sarebbe portato a casa quell’Oscar che in vita non è riuscito a vincere, anche se lo meritava.
Napoli e San Giorgio a Cremano, paese natio di Troisi, hanno omaggiato ieri un genio del cinema italiano promuovendo eventi diversi. Il sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno, ha affermato:
“Sarà un’occasione per ricordarci che bisogna ripartire dalla vera cultura”.
Il fratello dell’attore, Luigi Troisi, ha invece asserito:
“La scelta di dare risalto ai giovani talenti sposa lo spirito dell’attore e dell’associazione che lo rappresenta. Massimo rifuggiva la mondanità e apriva le porte di casa per accogliere amici e giovani condividendo con loro le sue passioni”.
L’arte di Massimo Troisi era unica, meravigliosa. Non dimenticheremo mai quel Pulcinella contemporaneo che amava la frugalità, la solidarietà, l’onestà e stava alla larga dai riflettori. Difficile riporre nel cassetto l’arte di quel cantastorie triste della comicità che, purtroppo, se n’è andato troppo presto. Massimo poteva dare ancora tanto al cinema italiano e mondiale: attori e registi come lui non nascono tutti i giorni. Era il 4 giugno 1994 quando l’attore e regista napoletano passò a miglior vita. Aveva terminato da poco la lavorazione de “Il Postino”, la sua pellicola che ha avuto, indubbiamente, più risalto internazionale ma il suo cuore lo tradì.
Ricordiamo ed onoriamo Massimo guardandoci i suoi capolavori, come “Ricomincio da tre”, “Non ci resta che piangere” e “Il Postino”.