I bimbi vanno sempre monitorati. Una minima disattenzione può rivelarsi pregiudizievole. Lo sa bene una mamma di Vicenza
Una bimba di 2 anni e mezzo si era recata in banca assieme alla madre e, mentre quest’ultima parlava con un impiegato, si è introdotta in una cassaforte aperta, tirandosi dietro lo sportello. Il forziere, in quel momento, si è chiuso automaticamente. La madre, sotto choc, ha iniziato ad urlare. Per fortuna, i vigili del fuoco sono arrivati subito presso la filiale Unicredit di Vicenza ed hanno aperto la cassaforte mediante un’operazione non molto semplice: è stato utilizzato anche un divaricatore idraulico.
Madre e impiegati della banca sono rimasti sotto choc dopo aver constatato che la piccola era entrata in quella cassaforte per terra. Probabilmente la piccola voleva giocare e, dopo aver scoperto che la porta era aperta, è entrata e si è chiusa dentro. L’intervento dei vigili del fuoco è stato necessario perché la cassaforte era temporizzata.
La piccola non ha riportato ferite. Certo, era un po’ impaurita ma, quando ha rivisto la madre si è rincuorata. Tutto è bene quel che finisce bene. Sul posto anche diversi operatori sanitari, i quali non hanno fatto altre che constatare le ottime condizioni di salute della bimba.
Gran parte delle banche usa oggi casseforti temporizzate perché rappresentano lo strumento più efficace contro le rapine. Bisogna, però, fare attenzione a ciò che vi si introduce. Comunque, finora, le casse temporizzate si sono sempre rivelate utili, distogliendo i rapinatori. E’ capitato, ad esempio, che i balordi hanno rinunciato alla rapina per l’eccessivo tempo da attendere prima dell’apertura della cassaforte. Insomma, le casse con timer sono mezzi importanti contro le rapine ma necessitano di cautele da parte di chi le usa.
Certo, la mamma vicentina, dopo la brutta esperienza con un lieto epilogo, farà più attenzione alla figlioletta quando tornerà in banca.