Ha gettato del liquido infiammabile sulla compagna incinta, durante un veemente litigio in strada, e le ha dato fuoco. E’ successo nelle ultime ore a Pozzuoli
Dopo aver commesso l’insano gesto, l’uomo si è dato alla fuga e, successivamente, è stato trovato dai carabinieri a Formia, dove tra l’altro aveva avuto un incidente stradale. La donna aggredita, invece, è stata portata, in gravi condizioni, all’ospedale Cardarelli di Napoli. I medici hanno fatto nascere la bimba che aveva in grembo. La piccola, anche se nata prematuramente, non è in pericolo di vita.
Non si conosce il motivo per cui Paolo Pietropaolo, che è stato arrestato, ha aggredito la 38enne Carla Ilenia Caiazzo, pur sapendo che era all’ottavo mese di gravidanza. La donna ora lotta tra la vita e la morte, avendo riportato ustioni profonde su tutto il corpo, arrivate addirittura a pregiudicare diversi organi. Ecco perché i medici hanno subito deciso di farla partorire.
Pietropaolo ha ammesso di aver gettato del liquido infiammabile sulla Caiazzo e di averle dato fuoco. Perché questo? Per questo ennesimo caso di femminicidio? La Campania si conferma come una delle regioni italiane dove si registrano più casi di femminicidio: +22% in un anno.
Un’altra regione dove avvengono più aggressioni contro le donne è il Lazio. Secondo un rapporto Eures sul femminicidio in Italia, diffuso qualche anno fa, il 70% dei femminicidi avvenuti nel Balpaese nel 2013 è stato commesso in famiglia. Gli aguzzini sono quasi sempre uomini. C’è di più: quasi il 70% delle vittime di femminicidio è stato ucciso dal marito, dal compagno, o dall’ex compagno. Dati inquietanti che la dicono lunga su un grande problema italiano.
Proprio a Pozzuoli, lo scorso novembre, la Cisl aerea flegrea e il Comune hanno promosso un evento dedicato alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Un momento importante per dire no al femminicidio.