Stop alle Sperimentazioni sugli Animali: Risultati Migliori con Colture Cellulari nei Laboratori

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Sperimentazioni sugli Animali Addio con Colture Cellulari nei Laboratori?

Niente più sperimentazioni sugli animali, visto che gli stessi risultati, anzi migliori, si possono ottenere mediante colture cellulari nei laboratori. Niente più atrocità

 

Gli animalisti di tutto il mondo, finalmente, esultano ma sono lieti anche medici e ricercatori, visto che non sono così spietati da godere quando effettuano sperimentazioni, nei laboratori, sugli animali.

Un gruppo di ricercatori americani dell’Istituto Nazionale per la Salute ha scoperto che non bisogna effettuare test sugli animali per verificare la lesività di farmaci, pesticidi ed altre sostanze ma basta la sperimentazione su cellule umane coltivate in laboratorio. La tecnica è stata ribattezzata TOX 21, ossia la scienza tossicologica del ventunesimo secolo.

Dopo aver valutato milioni di informazioni relative a sperimentazioni condotte su animali e sperimentazioni su cellule umane, è stato notato che i test sulle cellule offrono risultati più attendibili e, inoltre, non cagionano danni e dolore agli animali. Peccato che questo nuovo metodo riguardi solo alcune malattie.

I test tossicologici, dunque, possono essere effettuati tranquillamente sfruttando colture cellulari in vitro e non animali. La responsabile LAV Settore Vivisezione, Michela Kuan, ha spiegato perché sarebbe bene abbandonare la sperimentazione sugli animali:

“L’uso degli animali a fini sperimentali, metodo mai validato scientificamente, ha permesso di immettere nel mercato centinaia di migliaia di sostanze tossiche come pesticidi, droghe, interferenti endocrini e inquinanti. I test tossicologici eseguiti su animali hanno un costo elevato sia in termini di vite animali che in termini monetari. I metodi di ricerca che non fanno uso di animali sono già la scienza del futuro e bisogna investire in questo settore per ragioni etiche, verso l’uomo e verso gli animali, e per preservare l’ambiente. Sul piano scientifico, in tossicologia come nello studio del cancro, non si conosce il valore predittivo per l’uomo dei test condotti su animali; basti pensare che la concordanza dei risultati tra ratti e topi è solo del 57%! La sperimentazione animale ha il 92% di fallimento sull’uomo: ciò comporta una crescita vertiginosa dei costi per la ricerca”.