Una turista finlandese ha vissuto terribili momenti nel bagno di un ristorante poco distante dalla Stazione Termini di Roma, visto che un 31enne pachistano ha cercato di violentarla. La ragazza è stata salvata da un’amica che ha iniziato ad urlare. I presenti e i camerieri, allora, hanno evitato il peggio
Il pachistano, secondo le prime informazioni, ha bloccato la finlandese ed ha cercato di violentarla. Lei però ha reagito alle molestie ed è stata colpita con un pugno al volto, riportando diverse fratture. Non appena camerieri e presenti sono accorsi in bagno hanno notato l’uomo che cercava di violentare la turista. L’immigrato si è sentito braccato ed ha minacciato i presenti con un coltello; poi si è dileguato.
I poliziotti del Commissariato Viminale sono subito arrivati nel ristorante e, dopo essersi sincerati delle condizioni della turista finlandese, si sono messi alla ricerca del pachistano e l’hanno arrestato. Lo straniero dovrà rispondere di rapina e violenza sessuale.
La turista finlandese è stata trasportata in ospedale, dove i medici le hanno riscontrato fratture alla mascella e alle ossa del naso. Una brutta avventura che non dimenticherà certamente presto. Ennesimo episodio che non fa certo onore alla Capitale, spesso teatro di violenze e tentate violenze nei confronti di ragazze e donne. Noi diciamo basta a questo scempio. Siamo stanchi di assistere ad episodi di violenze contro donne che, a Roma e in Italia, non possono più uscire liberamente la sera e nelle ore notturne per lo scarso livello di sicurezza nelle strade.
A Roma c’è una nutrita comunità pachistana. Gli inquirenti, ovviamente, dovranno scoprire dove vive l’immigrato, e che mestiere svolge. Qualche mese fa, sempre a Roma, un pachistano 38enne iniziò a molestare in modo pesante una donna sul bus di linea “H”. Per fortuna i carabinieri, impegnati a scoprire eventuali scippatori, lo hanno visto e bloccato. Il pachistano cercò di reagire, brandendo una lametta da barba. I militari, comunque, riuscirono a neutralizzarlo e a portarlo in caserma.