Una pozione non l’ha salvato, purtroppo, nella saga. Ma la vita e’ ancora più crudele. Il suo sacrificio, quello di Severus Piton, in Harry Potter e’ stato un dono per tutti i fans, capace di trasformare odio in amore, rabbia in lacrime. Il sacrificio umano, di sofferenza, di Alan Rickman un dolore profondo per tutti coloro che hanno amato quel personaggio proprio come un membro della propria famiglia, un membro compreso solo alla fine della propria vita, dopo un’esistenza di apparente oscurità.
Alan Rickman ha dato il volto, le movenze e le battute giuste a quel personaggio di carta di J.K Rowling, perfetto nella sua imperfezione, commovente nel suo sacrificio. Harry Potter, alla fine della sua avventura, descrive Snape come “uno degli uomini più valorosi che abbia mai conosciuto”.
Alan Rickman non ha mai nascosto la sua riconoscenza verso quel ruolo che l’ha reso celebre ed il suo divertimento nell’interpretarlo: “Piton. In lui c’e’ molto più di ciò che si poteva vedere. Vive entro dei confini emotivi e fisici strettissimi. Vive un’esistenza solitaria ma, alla fine, si scoprirà chi e’ davvero. Innocenza. Perdita. Risentimento. E’ stato un enorme privilegio interpretarlo”.
Rickman amava Piton e noi amavamo Rickman ed, adesso, ci mancheranno entrambi, nello stesso medesimo modo!