In Italia dilaga la sedentarietà. I pigri, ovvero coloro che svolgono poco esercizio fisico, o non si muovono per niente rappresentano il 31% della popolazione
Il problema della sedentarietà, purtroppo, non è appannaggio solamente degli adulti: sono pigri e si muovono pochissimo anche i bimbi e gli adolescenti. Lo ha ricordato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, durante un’interrogazione parlamentare, sottolineando che è in sovrappeso il 20,9% dei bambini italiani.
La Lorenzin è intervenuta sui temi delicati della sedentarietà e obesità dietro sollecitazione di Giorgio Sorial, deputato M5S preoccupato del numero crescente di bimbi obesi e della sedentarietà dilagante tra i giovani.
Ecco la risposta del ministro al grillino:
“L’inattività fisica è ormai il quarto più importante fattore di rischio di mortalità. I dati mostrano che solo il 33,2% degli intervistato di 18-69 anni può essere classificato come attivo; il 35,8% come parzialmente attivo; e ben il 31% può essere classificato come sedentario. La proporzione di adulti sedentari aumenta con l’età, è maggiore fra le donne, fra i più svantaggiati economicamente, fra i meno istruiti e fra i residenti nelle regioni del Sud Italia, ad eccezione di Molise e Sardegna”.
La Lorenzin ha anche asserito che gli stessi operatori sanitari, spesso, non prestano molta considerazione al problema sedentarietà, visto che il 30,6% delle persone intervistate ha riferito che nessuno gli ha mai raccomandato di svolgere esercizio fisico con regolarità.
Da una recente indagine condotta nelle scuole italiane è emerso che i bimbi italiani in sovrappeso sono il 20,9%; quelli obesi il 9,8%. Nelle regioni meridionali del Belpaese c’è una maggiore incidenza della sedentarietà e dell’obesità infantile anche se, rispetto al passato, è stato registrato un, seppur minimo, miglioramento.
Dall’indagine è emerso che solo un bimbo su 4 va a scuola a piedi. Così non va bene: bisogna combattere la sedentarietà in ogni modo. In fin dei conti, non ci vuole molto: bisogna preferire, ad esempio, le scale all’ascensore. I genitori, inoltre, dovrebbero evitare di portare i loro figli a scuola, sempre e comunque, in automobile.
Secondo gli esperti, sedentarietà e scarso esercizio fisico rappresentano un corollario dell’impatto della tecnologia sulle nostre vite. Si passa troppo tempo davanti a tv, pc, tablet e smartphone. Il tempo passato davanti agli apparecchi tecnologici, in sostanza, viene sottratto a quello si sarebbe dovuto dedicare all’esercizio fisico.