Per la prima volta, in Arabia Saudita, le donne sono state ammesse al voto. Una grande conquista, dunque, nel campo del riconoscimento dei diritti alle donne. Ancora c’è molto da fare, però, nella nazione.
Sia gli elettori che i candidati ritengono, però, che bisogna dare ancora più poteri alle donne per una completa equiparazione tra ‘gentil sesso’ e ‘sesso forte’. Le donne, infatti, sono state ammesse al voto per per determinate questioni, come quelle locali, la raccolta dei rifiuti e la manutenzione dei parchi pubblici.
Mai, finora, in Arabia Saudita erano state viste donne nei seggi: ciò testimonia che anche il Paese conservatore sta cambiando. C’è di più. Le donne, in queste elezioni municipali possono anche essere votate. 980 donne cercheranno, assieme a 5.000 uomini, di accaparrarsi i due terzi di 284 consigli comunali. Il restante terzo verrà nominato, invece, dall’Esecutivo.
Sono state 130.000 le donne che hanno voluto registrarsi per votare, contro 1,35 milioni di uomini. A voler annoverare le donne nell’elettorato attivo e passivo dell’Arabia Saudita fu, nel 2011, il re Abdullah, che è morto a gennaio.
Il riconoscimento del diritto di voto alle donne arabe, però, è una piccola vittoria. Bisogna ancora lottare, nel Paese, per migliorare la condizione delle donne. Secondo una recente indagine, il 72,5% dei cittadini sauditi non approva la candidatura delle donne alle elezioni; solo l’8,7% è pienamente favorevole. Molti arabi ritengono che il riconoscimento della candidatura femminile contrasta con la legge islamica.
Un video diffuso in Rete mostra numerosi ragazzi che tengono in mano locandine ritraenti le candidate donne ed urlano: “Noi non vogliamo le candidate donne”.
La partecipazione al voto e la registrazione delle donne è stata caldeggiata dal Ministero degli affari comunali e dei villaggi mediante un’importante campagna pubblicitaria. Uber, noto servizio di taxi online, offrirà gratuitamente alle donne arabe un passaggio fino ai seggi elettorali per favorire un’ampia partecipazione femminile alle elezioni.