“Truth”, Giornalismo d’Inchiesta Messo a Tacere: Bush Raccomandato?

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“Truth”, pellicola sul giornalismo d’inchiesta ha decisamente convinto pubblico e critica durante la decima edizione del Festival del cinema di Roma

 

Il nuovo film diretto da James Wanderbilt permette allo spettatore di riflettere anche sul cambiamento del giornalismo. Una mutazione dovuta all’avvento del web. La pellicola, che decisamente non ha un lieto fine, narra diversi episodi relativi alla vicenda “Rathergate” sui presunti favori ottenuti da George W. Bush per approdare alla Guardia Nazionale, e non in Vietnam.

“Quando ero ragazzo i giornalisti tv erano per me degli eroi, erano le sole voci che ascoltavo. Ora con l’avvento di Internet la vita di una notizia è di 24 secondi”, ha detto il regista di “Truth” durante un’intervista a Roma.

Il film si ispira al romanzo “Truth and Duty: The Press, The President and The Privilege of The Power”, firmato da Mary Mapes, giornalista che ha lavorato per molti anni in ’60 minutes’ programma della CBS. La Mapes venne licenziata per l’inchiesta giornalistica, avviata nel 2004, quando mancavano solo due mesi dalle elezioni presidenziali americane. La giornalista mise in luce i presunti favori fatti a George W. Bush. L’inchiesta rappresentò una forte tegola per la CBS, che fu costretta a licenziare la valente giornalista.

George W. Bush venne aiutato o no? La Mapes doveva raccogliere più fonti oppure è stata la politica americana a farla tacere? Belle domande a cui è arduo rispondere. “Sul caso c’è una molteplicità di opinioni. Volevo rappresentare le opinioni, tanti punti di vista. In questo senso siamo stati attenti a non inventare nulla, anche se siamo ovviamente partiti dal libro della Mapes, ha asserito il regista di “Truth”.

La nuova pellicola di James Wanderbilt ha catturato l’attenzione del pubblico e della stampa, alla kermesse cinematografica romana, non solo per la trama ‘intrigante’ ma anche al cast stellare. Ricordiamo che i protagonisti sono Cate Blanchett e Robert Redford.